venerdì 5 settembre 2025
L’82ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ha vissuto ieri una giornata intensa, fatta di emozione, ricordo e anche polemiche. La Biennale ha reso omaggio a Giorgio Armani, lo stilista che più di ogni altro ha saputo intrecciare la moda con il grande schermo. Armani, scomparso a 91 anni, è stato definito dalla stessa organizzazione come “un artista per il quale il cinema è stato il primo amore”. La sua eleganza sobria e innovativa ha segnato generazioni di costumisti e attori, contribuendo a plasmare l’immaginario di film e red carpet. Non sono mancate, tuttavia, le tensioni. I Carabinieri hanno fermato una barca diretta verso il Lido, a bordo della quale si trovava l’attrice Anna Foglietta, impegnata ad accompagnare l’artista Laika per presentare l’opera We Are Coming, realizzata in sostegno alla Global sumud flotilla, iniziativa a favore della causa palestinese. L’opera e la bandiera esposta sono state sequestrate, episodio che ha inevitabilmente sollevato dibattito tra gli addetti ai lavori e il pubblico, riportando al centro la relazione tra arte, politica e libertà d’espressione. Sul fronte delle proiezioni, la giornata ha visto l’arrivo in Concorso del quarto dei cinque titoli italiani selezionati: Elisa di Leonardo Di Costanzo, interpretato da una intensa Barbara Ronchi, che conferma il talento dell’attrice. Accanto a lei, è stato presentato anche Nühai (Girl) della regista Shu Qi, un’opera che porta al Lido la sensibilità e la forza del nuovo cinema asiatico.
Grande attesa anche fuori concorso per Il mostro, la nuova serie tivù targata Netflix firmata da Stefano Sollima, che ripercorre con tono cupo e rigoroso la vicenda del Mostro di Firenze. Il programma Fuori Concorso si è arricchito inoltre di due titoli molto diversi tra loro ma altrettanto attesi: Hateshinaki Scarlet del maestro giapponese Mamoru Hosoda, tra i più celebrati registi di animazione al mondo, e Ferdinando Scianna – Il fotografo dell’ombra di Roberto Andò, documentario che ripercorre la vita e lo sguardo poetico del grande fotografo siciliano. A commentare la qualità della selezione è stato il direttore della Mostra, Alberto Barbera, che in un’intervista a LaPresse ha sottolineato: “Il successo dei film italiani? L’ho detto con azzardo all’inizio: mi è sembrata la miglior selezione degli ultimi anni e credo di aver avuto ragione. I risultati confermano quella previsione”. Barbera ha parlato a margine della consegna del premio ironico Ridateci i soldi, riconoscimento che raccoglie le stroncature più divertenti lasciate dal pubblico durante il festival, a testimonianza del dialogo diretto e spesso dissacrante tra spettatori e autori. La Mostra del cinema di Venezia continua dunque a muoversi tra arte e attualità, coniugando il ricordo di figure iconiche come Armani, la tensione di vicende politiche e sociali e l’emozione per un cinema che, almeno quest’anno, sembra avere una rinnovata forza espressiva soprattutto sul fronte italiano.
(*) La prima foto ritrae Valeria Golino e Roschdy Zem
(**) La seconda foto ritrae Stefano Sollima e Francesca Olia
(***) Le foto sono di Jacopo Salvi (La Biennale di Venezia)
di Paolo Ricci