sabato 12 luglio 2025
Dal 16 al 20 luglio 2025, il borgo medievale di Certaldo, nel cuore della Valdelsa fiorentina, si trasforma per accogliere la 37ª edizione di Mercantia, il festival internazionale del Quarto Teatro diretto da Alessandro Gigli. Un appuntamento che, anno dopo anno, rinnova il proprio spirito visionario, trasformando ogni sera il borgo di Boccaccio in un vero e proprio teatro a cielo aperto, dove l’arte diventa un’esperienza condivisa. Il tema scelto per quest’anno, “La Terra di un sogno”, rappresenta un invito a varcare i confini del reale, immergendosi in un racconto collettivo che si sviluppa tra vicoli, piazze, cripte, terrazze e giardini segreti. Oltre 120 artisti e 40 compagnie provenienti da tutto il mondo daranno vita a un programma multiforme, capace di intrecciare teatro fisico, acrobatica, danza verticale, musica dal vivo, teatro di figura, clownerie e performance immersive.
Tra i protagonisti internazionali, spicca il collettivo olandese Close Act, che con Birdmen ridisegna lo spazio urbano: trampolieri monumentali si librano come giganteschi uccelli in un volo onirico sospeso tra terra e cielo. Dall’Inghilterra, i Graffiti Classics portano in scena Frolics and Laughter, un cabaret musicale che intreccia folk, commedia, opera, bluegrass e danza, regalando al pubblico un’esperienza ironica e virtuosistica. L’energia vibrante dell’arte di strada trova espressione nell’argentino Mencho Sosa, che con il suo Football Show unisce freestyle calcistico, giocoleria e comicità. La compagnia Alto Livello, erede di un’idea originaria di Luigi Sicuranza, reinterpretata oggi da Pietro Rasoti e Miriam Calautti (MascheraViva), presenta uno spettacolo di trasformismo su trampoli di forte impatto scenico.
Sul fronte musicale, le marching band dominano il versante più dinamico e itinerante del festival: la Fantomatik Orchestra, la Zastava Orkestar con The Leap Zastava, ispirato al cinema di Emir Kusturica, e la Badabimbumband, che con Wanna Gonna Show attraversa sonorità che spaziano dal folklore greco e finlandese al klezmer, fino alle suggestioni balcaniche. L’acrobatica poetica si impone con il gruppo tedesco Vertical Theatre e il loro Drunken Master, performance che sfida la gravità su un palo oscillante a diversi metri dal suolo. Dalla Finlandia arriva la Lumo Company con Indigo, una favola fisica che intreccia danza contemporanea e suggestioni meccaniche, mentre la compagnia House of Mask and Mime, a cavallo tra Thailandia e Giappone, sorprende con un teatro muto di grande potenza visiva.
Tra le formazioni italiane, si distingue Cafelulé, che con Leggero esplora la fragilità umana attraverso una coreografia fatta di mani e abbracci. La Compagnia Trioche, già apprezzata nelle scorse edizioni, torna con Meglio Tarde che mai, uno spettacolo musicale comico in cui improvvisazione e talento vocale si fondono in un gioco scenico coinvolgente. Non manca la parola, con Davide Riondino e Maurizio Fiorilla, che presentano Decameron: canzoni e storie, una performance site-specific ospitata nel giardino di Casa Boccaccio, dove letteratura e canto popolare si intrecciano in un omaggio al grande narratore certaldese. La comicità surreale e fisica trova espressione in Arnaldo Mangini, volto iconico del mimo contemporaneo, con il suo one-man-show This is Crazy.
La serata conclusiva, in programma il 20 luglio e curata dal direttore artistico Alessandro Gigli, si trasforma in un grande attraversamento corale del borgo. Una sfilata finale che riunisce bande musicali, acrobati, giocolieri e performer in un corteo festoso e condiviso, concepito come un ultimo, grande omaggio collettivo al festival. Una chiusura che si fa rito, dove la musica e la performance si fondono in un abbraccio corale che celebra la forza universale del teatro.
di Redazione