L’omaggio a Leone Piccioni

venerdì 9 maggio 2025


Questa sera, in onda alle 22.00 su Rai Storia, a centro anni dalla nascita di Leone Piccioni, Rai Cultura omaggia una delle figure centrali del panorama culturale e radiotelevisivo italiano del secondo Novecento con un documentario: Leone Piccioni. Cultura come approdo.

Figlio del senatore Attilio Piccioni e fratello del musicista Piero, Leone Piccioni è stato fondatore, con Adriano Seroni e Giovanni Battista Angioletti, della celebre rivista L’Approdo, e successivamente della sua versione radiofonica e televisiva, curata per oltre trent’anni. Allievo di Giuseppe De Robertis e sodale di Giuseppe Ungaretti, del quale fu assistente universitario e curatore dell’opera omnia, ha firmato decine di saggi su letteratura, poesia e arte, contribuendo in modo decisivo alla valorizzazione della cultura italiana.

Grazie alle testimonianze di personaggi come Renzo Arbore e studiosi come Fabiana Cacciapuoti, si ricostruisce la figura di un un intellettuale che ha saputo coniugare rigore critico e spirito divulgativo, profondamente legato alla tradizione poetica italiana e instancabile promotore di cultura nel servizio pubblico.

Dalla direzione del telegiornale unico Rai al lancio delle Tribune politiche; dalla rinascita della radio negli anni ’60 alla diffusione della cultura musicale e letteraria afroamericana, jazz e brasiliana Leone Piccioni è stato un uomo dalle mille sfaccettature, che per l’occasione del centenario, verrà ricordato anche grazie alla pubblicazione di un nuovo volume a lui dedicato: Letteratura del ritratto. Incontri con poeti e prosatori edito dalla factory culturale Succedeoggi Libri, curato da Alessandro Cutrona con prefazione di Massimo Onofri. Il libro raccoglie sette ritratti critici – quattro poeti e tre prosatori – raccontati da Piccioni con il consueto equilibrio tra rigore e leggerezza, tra narrazione biografica e analisi letteraria.

Le celebrazioni per il centenario proseguiranno con una serie di eventi culturali organizzati in collaborazione con la Fondazione Conservatorio San Carlo Borromeo e il Comune di Pienza, città che Piccioni scelse come buen retiro a partire dagli anni Settanta e che gli ha conferito la cittadinanza onoraria.


di Redazione