Jazz, la violinista Ludovica Burtone pubblica l’album “Migration Tales”

martedì 15 aprile 2025


Migration Tales è il nuovo disco di Ludovica Burtone. L’opera della violinista, compositrice e arrangiatrice, presente sulle piattaforme digitali, esce in formato fisico venerdì 18 aprile. Consegnato alle stampe dall’etichetta Endectomorph, in collaborazione con La Reserve, il disco è formato da sette brani, di cui cinque figli della fervida immaginazione compositiva dell’autrice del progetto, mentre Água e Vinho (ideato con Egberto Gismonti) e Our Voices (realizzato in collaborazione con Soundscape Artist Cleo Reed) completano la tracklist. Ludovica Burtone è una musicista eclettica che sta riscuotendo sempre più consensi, soprattutto negli Stati Uniti, Paese in cui vive attualmente. Questa sua nuova opera discografica è stata anticipata dall’uscita di tre singoli, The Name il 13 dicembre 2024, Água e Vinho il 24 gennaio 2025 e Outside my Window il 7 marzo di quest’anno. Concepito in pieno solco contemporary jazz, dalle forti tinte free, avant-garde jazz, nonché impreziosito da pennellate assimilabili alla musica eurocolta, Migration Tales è un lavoro da cui emerge un profondo spirito di ricerca dal punto di vista timbrico, melodico, armonico e ritmico, dove l’estro e la sensibilità di Ludovica Burtone e dei suoi cinque brillanti partner sono due elementi caratterizzanti. Ad accompagnarla in questa fatica discografica, figurano appunto cinque musicisti di fulgido talento: Milena Casado (flicorno), Julieta Eugenio (sax tenore), Marta Sánchez (pianoforte), Tyrone Allen II (contrabbasso) e Jongkuk Kim (batteria).

L’autrice di Migration Tales, in questo cd anche in veste di cantante, racconta la gestazione e descrive il mood della sua nuova creatura: “Questa raccolta di storie musicali nasce dalle esperienze di donne immigrate a New York. È un album dedicato a chi si sente sospeso tra due mondi, a chi cerca un luogo dove sentirsi a casa e a chi trova la forza nel proprio percorso. Un omaggio al coraggio e alla resilienza di tutti gli immigrati. Ogni brano racconta un aspetto diverso di questo viaggio, esplorando l’identità, la perdita e il senso di appartenenza. Il 2023, per me, è stato un anno di profonda trasformazione, ricco di sfide, dolori e opportunità. Questo progetto è nato in quei mesi intensi ed emozionanti”. Sabato 10 maggio, alle 21, Ludovica Burtone presenterà il disco alla Casa del Jazz di Roma, in quartetto, con una sezione ritmica italiana formata da tre giovani e talentuosi musicisti: Vittorio Solimene (pianoforte), Riccardo Gola (contrabbasso) e Valerio Vantaggio (batteria). Un’ottima occasione per poter vedere dal vivo la presentazione di Migration Tales, un disco meritevole della massima attenzione. L’occasione che si ripresenterà lunedì 12 maggio, alle 21, al Palazzo San Sebastiano di Mantova, dove Ludovica Burtone sarà accompagnata da tre partner: Andrea Goretti (pianoforte), Kaisa Maensivu (contrabbasso) e Davide Bussoleni (batteria). Violinista stilisticamente crossover, compositrice e arrangiatrice, poliedrica e creativa, Ludovica Burtone è una musicista totale. Di Udine, ma di stanza a New York da quasi dieci anni, l’artista friulana spazia con grande disinvoltura dalla musica colta alla musica popolare brasiliana, fino a giungere al jazz in tutte le sue svariate declinazioni stilistiche. Grazie alle sue preziose qualità artistiche condivide il palco con numerosi musicisti di rango internazionale come Ron Carter, Jon Batiste, Melissa Aldana, Arijit Singh, Mary Halvorson, Dream Theater, solo per elencarne alcuni. Dopo il suo album di debutto, Sparks, un’opera profondamente personale che racconta il suo viaggio dall’Italia agli Stati Uniti, scritta per quartetto d’archi e trio con pianoforte, con Migration Tales Ludovica Burtone presenta il suo secondo album. Composto per sestetto con flicorno e sax tenore, questo progetto è stato realizzato con il supporto della Café Royal Cultural Foundation e di New Music Usa.

(*) Foto di Stephen Jacobson

 


di Lia Faldini