venerdì 14 marzo 2025
Per la rubrica de L’Opinione delle Libertà che dà voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana, questa settimana vi consigliamo il libro “Una storia ridicola” di Luis Landero (Fazi Editore).
Luis Landero, nato ad Alburquerque, in Estremadura, nel 1948, ha conseguito la laurea in Lettere all’Università Complutense di Madrid. Ha insegnato Letteratura alla Scuola di Arti Drammatiche di Madrid ed è stato professore ospite all’Università di Yale. Ha esordito con successo nel 1989 con il romanzo Giochi tardivi. A partire da allora, la sua carriera di scrittore è stata prolifica e costellata di numerosi premi: oggi è considerato uno dei maggiori scrittori spagnoli contemporanei. Nel 2022 ha vinto il Premio Nacional de las Letras Españolas, uno dei più importanti riconoscimenti alla carriera.
La Storia
Un racconto appassionante dagli sviluppi vivaci, un testo da leggere tutto d’un fiato. L’amore visto sotto una luce diversa dal solito, un sentimento talmente intenso da andare oltre ogni razionalità
“Marcial, origini umili e un’infanzia difficile alle spalle, lavora in un’azienda di macellazione della carne e conduce un’esistenza piuttosto solitaria. È però un uomo molto esigente: forse non sarà bello, forse non avrà frequentato le migliori scuole, ma è un ottimo conversatore, un orgoglioso autodidatta con una sua filosofia del mondo, in grado, all’occorrenza, di sfoderare un linguaggio forbito e una cultura tali da far invidia a chiunque. La sua vita è perfettamente sotto controllo, finché un giorno l’incontro con Pepita lo sconvolge; elegante, acculturata e di buona famiglia, la donna rappresenta tutto ciò a cui Marcial ha sempre aspirato. Se ne innamora perdutamente. Convinto di possedere le qualità giuste per far colpo su di lei, è pronto a mostrarle i suoi molteplici talenti…”
Il protagonista di questa storia arriva al punto di fingersi un’altra persona pur di conquistare la donna che pare avergli rubato il cuore. Pagina dopo pagina si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un effetto domino difficilmente arginabile.
Luis Landero sorprende il lettore con un’opera singolare, fuori dagli schemi e da ogni aspetto convenzionale, confermandosi vero e proprio mago delle parole.
di Michele De Angelis