lunedì 10 marzo 2025
Per la rubrica de L’Opinione delle Libertà che dà voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana, questa settimana vi consigliamo il libro “(Non) disponibile” di Madeleine Gray (Mondadori).
Madeleine Gray è un’autrice e critica letteraria di Sydney. Ha scritto per numerose riviste, tra cui il “Times Literary Supplement”, il “Guardian”, l’“Electric Literature”, la “Sydney Review of Books”, e per la Bbc. Si è laureata in Letteratura inglese ad Oxford ed è attualmente una dottoranda presso l’Università di Manchester.
La Storia
Un romanzo profondo e spiazzante, in grado di muoversi agilmente tra i confini di un’esistenza a tratti tormentata e una Società estremamente spietata. Una vita che ne racchiude molte altre, narrandone luci ed ombre, lasciando emergere sorrisi amari e ferite difficilmente rimarginabili.
“A ventiquattro anni, Hera sta faticosamente attraversando quell’età che secondo tutti è la più bella della vita, tranne per chi la sta vivendo. Mentre i suoi coetanei hanno già una carriera avviata, lei ha rimandato l’ingresso nel “mondo degli adulti” Disprezza la partecipazione al “sistema”, alle convenzioni ma è al verde e vive ancora con suo padre, e da qualche parte dovrà pur iniziare. Così accetta un lavoro come moderatrice di commenti per un giornale online con lo stesso entusiasmo di una persona che sta andando al patibolo. Come volevasi dimostrare, la vita in ufficio si rivela immediatamente deprimente. Finché non incontra Arthur, un collega più grande con cui inizia a parlare nella chat aziendale. Nonostante negli ultimi anni sia uscita principalmente con ragazze, ma l’attrazione che prova è innegabile. C’è solo un problema: lui è sposato”.
Hera trascina con sé il lettore, facendolo sprofondare con lei all’interno di vortici esistenziali dai quali è complicato riemergere e legandolo indissolubilmente alla propria essenza. Difficile giudicare quelle paturnie giovanili troppo spesso ridotte a semplici lamentele dai giudizi altrui, così come restano imprevedibili alcuni sviluppi sentimentali.
Una storia autentica così come lo è la sua narrazione, sempre diretta e priva di filtri, in grado di smuovere anche l’animo più arido, mostrando al lettore dogmi e fragilità di un’intera generazione.
di Michele De Angelis