giovedì 6 marzo 2025
I musei italiani sono frequentati soprattutto da visitatori americani, britannici e spagnoli. Un fatto è certo: due visitatori su tre sono stranieri. È quanto emerge da una ricerca condotta dall’Osservatorio MidaTicket Big Data. Gli statunitensi costituiscono l’11.3 per cento del totale, gli inglesi il 9,7 per cento, gli iberici l’8,5 per cento. Spicca la Lituania, con il 4,1 per cento. Un’inversione di tendenza se si considera che, secondo i dati Istat, nel 2022 gli italiani erano il 58 per cento. A rivelare il nuovo trend è l’osservatorio, sviluppato grazie al database di MidaTicket, che ha preso in analisi 35,7 milioni di biglietti e oltre 1,5 miliardi di dati sui visitatori entrati nel biennio 2023-2024 in oltre 200 luoghi della cultura di tutta Italia. L’indagine ha coinvolto musei (45,1 per cento), aree archeologiche (3,4 per cento), monumenti (27 per cento), parchi, giardini storici e siti naturalistici (7,8 per cento), oltre ad altre sedi espositive (13,2 per cento), includendo sia istituti statali sia enti privati ed ecclesiastici. Lo studio, presentato presso il Museo Egizio di Torino, è stato realizzato con il supporto analitico della società Formules e la curatela scientifica del professore Guido Guerzoni dell’Università Bocconi.
È il primo osservatorio mai realizzato in Italia che indaga il comportamento dei visitatori con un approccio data driven. L’obiettivo è colmare la carenza di studi sistematici nel settore e favorire l’adozione di strumenti innovativi per la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale. Anche se l’online è in crescita, sei italiani su dieci comprano ancora i biglietti sul posto, ma prediligono i pagamenti elettronici (73 per cento): l’acquisto avviene in media quattro giorni prima della visita, ventuno se si tratta di una mostra temporanea. L’osservatorio rileva che, come prevedibile, le visite ai musei si concentrano nel weekend (40 per cento), mentre il lunedì, tradizionale giorno di chiusura, è la giornata con la minore affluenza (10.6 per cento). Come spiega Sergio Bellini, ceo di MidaTicket, la piattaforma nel 2024 è diventata “il primo sistema di biglietteria in Italia nel settore culturale (musei, monumenti e mostre temporanee) per numero di biglietti emessi. Un traguardo straordinario che è coinciso con un’importante presa di coscienza: analizzando i dati da noi gestiti è apparso evidente come fosse un patrimonio informativo di straordinario valore per il panorama nazionale del mondo della cultura”. Per il professor Guerzoni, “la raccolta, elaborazione, interpretazione, rappresentazione e condivisione dei dati può assistere l’elaborazione di strategie innovative, che nel segno dell’efficienza e delle sostenibilità possono migliorare la fruizione, la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale nazionale”.
di Redazione