venerdì 29 novembre 2024
Puntuale anche questa settimana la rubrica de L’Opinione delle Libertà che vuole dare voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo il libro “Perdere tempo mi viene facile - Autobiografia musicata di un meridionale in libera uscita” di Rocco Papaleo (Mondadori).
Rocco Papaleo (Lauria, 1958) è attore, regista, sceneggiatore e musicista. Con Mondadori ha pubblicato Una piccola impresa meridionale (2013).
La Storia
Un’opera biografica scanzonata e profonda al tempo stesso, in grado di strappare sorrisi e lacrime anche al lettore più freddo.
Il protagonista è un artista a tutto tondo e lo mette in mostra anche in queste pagine piene di vita vissuta, di poesia, di musica e di emozioni pure.
“Rocco Papaleo, in questo originalissimo rendiconto di sé, ci regala il libero accesso alla sua formidabile creatività. Ed è un universo di parole, scritte e recitate, a volte anche cantate, frutto di un estro eclettico e variegato che l’autore riesce a coltivare attraverso uno dei suoi talenti: la capacità di perdere tempo. Se è vero che una persona è ciò che ricorda di sé, quello che emerge in modo gioiosamente disordinato dal setaccio di “Perdere tempo mi viene facile” è che Papaleo è una persona profonda, divertita e divertente, fantasiosa, figlio puro di una famiglia semplice della Basilicata degli anni Sessanta”.
Un racconto che contiene tante piccole grandi storie, stralci di un’esistenza mai scontata nella sua parabola. I primi amori, le prime passioni, le gioie e le delusioni, gli ostacoli più duri da superare e le soddisfazioni più entusiasmanti.
Il rapporto con le donne, quello con i genitori, il bisogno impellente di avere un obbligo morale o un contratto per portare a termine un progetto, in qualsiasi campo della vita.
La paura dei pregiudizi e il legame viscerale con la Basilicata, regione dalla quale sono partiti i suoi sogni.
C’è di tutto in quest’opera così avvolgente, a tratti toccante, indubbiamente autentica come il protagonista.
di Michele De Angelis