mercoledì 23 ottobre 2024
Quella di Georges Ivanovič Gurdjieff è sicuramente una figura particolare, non facilmente descrivibile. C’è chi lo ha definito maestro spirituale, chi mistico, chi filosofo o pensatore. G. (come lo chiama Pëtr Dem’janovič Uspenskij, suo allievo prediletto e divulgatore dei suoi studi), era in effetti una personalità poliedrica sulla quale ci sarebbe tantissimo da scrivere. Avvicinarsi a Gurdjieff e studiare le sue teorie e le sue pratiche non è un lavoro semplice e richiede molto, molto impegno, lo racconta proprio Uspenskij nel suo libro forse più noto. Ci sono testi che aiutano a entrare in contatto col sapere e gli insegnamenti di Gurdjieff, e che contribuiscono alla comprensione del lavoro che svolgeva Gurdjieff con i suoi allievi. Solange Claustres, psicanalista, psicoterapeuta, insegnante di danze sacre, era una di loro e nel suo testo G.I. Gurdjieff e la presa di coscienza (Mediterranee 2007, 139 pagine), racconta con esaustiva dovizia di particolari la sua vita a stretto contatto col Maestro per otto anni. In questo interessante testo, scritto con linguaggio scorrevole e chiarissimo, l’autrice offre un racconto intimo e coinvolgente della sua esperienza diretta con Gurdjieff.
Claustres si discosta dalla complessità che spesso caratterizza gli scritti del e sul Maestro, rendendo accessibile il profondo insegnamento che ha ricevuto e trasmesso in vari Paesi per oltre sessant’anni dopo la morte di Gurdjieff. Il libro chiarisce fin da subito che l’insegnamento di Gurdjieff non è né una religione né una filosofia, ma un sapere pratico, tramandato attraverso un rapporto diretto tra maestro e allievo. Ogni episodio che Claustres riporta, illumina un aspetto di questo insegnamento, dando al lettore una visione concreta delle esperienze vissute. Di particolare interesse è il capitolo dedicato ai Movimenti, seguito da due poesie scritte dalla stessa Claustres Vigilanza e Io sono io, che aggiungono un tocco poetico e personale alla narrazione. Un’altra sezione preziosa del libro raccoglie brevi affermazioni di Gurdjieff, inedite fino a oggi, accompagnate da riflessioni personali dell’autrice.
Gurdjieff e la presa di coscienza non è solo un libro da leggere, ma uno strumento di riflessione e crescita personale. La struttura del testo invita a una lettura ponderata e quotidiana, che può accompagnare il lettore in un percorso di consapevolezza fisica e spirituale. In particolare, il capitolo sulle danze e i movimenti offre un ottimo punto di partenza per chi desidera approcciarsi in modo più pratico all’insegnamento di Gurdjieff perché “l’atteggiamento fisico è una direzione di energia che ha un senso, proprio come una parola. Ogni posizione-atteggiamento è una parola, è l’espressione di un sentimento, di un’idea, sia essa cosciente o no”.
(*) G. I. Gurdjieff e la presa di coscienza di Solange Claustres, Edizioni Mediterranee 2007, 139 pagine, 12,50 euro
di Paolo Ricci