venerdì 11 ottobre 2024
“Sembra di stare a Thoiry”, così apre il Ragazzi Madre – L’Iliade di Achille Lauro al Palazzo dello Sport di Roma, che per una sera è diventato teatro per il viaggio “epico” nei dieci anni di carriera dell’artista.
Uno show completo che infiamma l’impianto dell’Eur con giochi di luci, lingue di fuoco e fontane di scintille, attraversando generi e sound differenti dal pop rock alla tekno, dal cantautorato fino ai ritmi latini di “Amore mi”. Sono quarantuno i brani presentati in scaletta, da quelli degli esordi come “Scelgo le stelle”, “Angelo blu” e “Bulgari” per arrivare ai più conosciuti: “Domenica”, “Me ne frego”, “Rolls Royce” e “Stupidi ragazzi” fino al suo ultimo singolo “Amore disperato”, una ballad nostalgica ambientata a Roma. Dieci anni in musica in cui è evidente in maniera plastica la crescita artistica del cantante che di strada da Monte Sacro ne ha fatta davvero tanta lasciandosi alle spalle gli inizi più scanzonati e pop per abbracciare una forma canzone matura ed elegante degna del cantautorato italiano più classico.
Sul palco semplicemente Lauro, accompagnato dalla sua band e dallo special guest Boss Doms. Niente travestimenti, piume e ornamenti; l’artista si è donato al pubblico capitolino con tutto sé stesso dominando la scena nel segno dell’autenticità. Prima in giubbotto, poi in t-shirt e ancora a petto nudo, per chiudere con l’eleganza che lo contraddistingue in un outfit scelto per le grandi occasioni.
Due megaschermi alle spalle del palco hanno accompagnato con immagini mitologiche – che rappresentavano l’artista in diverse fasi della sua vita – alcuni inediti che hanno regalato tanti indizi sul suo nuovo progetto che rivisita la mitologia greca in chiave moderna. Durante lo spettacolo ha annunciato così l’uscita del suo nuovo lavoro: “Ragazzi Madre – L’Iliade sarà un album che, dopo 9 anni di gestazione, verrà alla luce nel 2025. Ma sarà molto più di un disco, sarà una missione”.
La missione è ben chiara, dare una mano ai ragazzi delle comunità, delle carceri, degli ospedali e a chiunque stia passando un momento difficile, attraverso la Fondazione “Ragazzi Madre” la cui nascita è stata annunciata insieme a quella dell’uscita del nuovo album e che avrà lo scopo di supportare giovani in difficoltà. Non è la prima volta che Lauro, tanto discusso quanto amato, s’impegna nel sociale ma questa volta lo fa mettendo la sua firma su qualcosa di molto importante.
Oltre due ore di concerto che termina con “C’est la vie” con un pubblico in delirio e cori da stadio che Lauro con gli occhi lucidi saluta e ringrazia urlando “grazie Roma!”.
di Roberta Moretti