martedì 24 settembre 2024
Cosa direbbero la statua della Nereide su mostro marino o l’Ercole se potessero proferire parola? Ci ha pensato l’Associazione culturale CulturArti, in partenariato con il Parco archeologico dell’Appia antica, che ha svelato il progetto “Anche le statue parlano…” nato dall’idea che i musei non vadano solo visti, ma anche ascoltati. Grazie al finanziamento della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, sabato 28 e domenica 29 settembre nel parco dell’Appia antica le sculture prenderanno vita, con la voce degli attori Caterina Bernardi, Alessandro Maione e il cantautore Edoardo De Angelis. Le statue, conservate nell’Antiquarium di Lucrezia Romana, verranno “animate” e interagiranno tra loro grazie alla voce degli interpreti.
“Il progetto nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea”, ha spiegato l’associazione. “Si tratta di un vero e proprio viaggio nel tempo, di tipo espressivo e artistico, una proposta innovativa di valorizzazione culturale accessibile a tutti, ideata per far conoscere e apprezzare le storie e le leggende relative alle opere conservate presso le realtà museali coinvolte nell’iniziativa”, ha aggiunto CulturArti.
Le suggestioni, la musica e i testi scritti per l’occasione creeranno un dialogo tra dati scientifici, archeologici e memore dei personaggi storici, riportando “in vita” eroi, semidei, miti e leggende. Gli artisti avranno l’onere – e l’onore – di instaurare un filo conduttore tra gli spettatori e le persone comuni di 2.000 anni fa. “Anche le statue parlano…” non è solamente un viaggio nell’antichità, “ma anche un filo diretto con la storia dei nostri giorni e un appello alla necessità di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale”, hanno ricordato gli organizzatori.
La buona notizia, è che tra sabato e domenica sono previsti ben sei turni di visita (tre e tre). La cattiva, è che la mostra è già sold out. Comunque, c’è una lista d’attesa aperta in caso di eventuali disdette, alla quale chiunque si può già segnare. Inoltre, per entrare nel Parco archeologico, bisogna acquistare online il biglietto d’ingresso.
di Redazione