“Scappa”, idea horror geniale

venerdì 28 giugno 2024


Get out” (“Scappa” in italiano) è un film thriller/horror che si fatica a vedere tutto, anche se l’idea è divertente e per certi versi geniale.

È disponibile sulla piattaforma Netflix dove l’offerta è mascherata, nel senso che lo stesso film viene proposto con immagini diverse in modo da allettare e “catturare” l’attenzione dello spettatore. Effettivamente noi spettatori siamo un po’ stufi di avere una grande offerta in numero di film cui corrisponde il niente, cioè non vale la pena perdere tempo a vederli. Perché sono tutti uguali e non danno niente: grande offerta e pressoché nessun godimento. Dovrebbe essere diversamente. Ma è così perché è Netflix che rifila sempre gli stessi temi, e la filmografia sotto il “regno” di Joe Biden negli Stati Uniti è orientata politicamente, quindi il cerchio si restringe, i temi trattati anche, quindi non funziona e non è per niente godibile.

Detto questo, tra i molti film non attraenti ce n’è uno che l’altro giorno dalle immagini mi ha intrigato. C’è il solito ragazzo coloured alle prese con lo stare, fidanzato, con una bella e magrissima ragazza bianca. Pensavo il solito strazio interrazziale in cui Netflix ci fa la ramanzina. Il ragazzo nero innamorato chiede alla ragazza bianca se ha avvertito i genitori da cui stavano per andare che lui fosse nero e lei, sbaciucchiandolo, lo rincuora dicendogli che no, ovviamente no, dato che mamma e papà hanno sempre votato Barack Obama – leitmotiv per eccellenza sulla piattaforma – che non avrebbe dovuto e voluto dirglielo. La mamma è una psicanalista, il padre benestante con intorno alla casa un giardiniere e dentro la casa una cameriera. Tutti neri. Il padre si scusa con il ragazzo nero spiegandogli che non è come sembra, loro non sono i ricchi bianchi con la servitù nera, ma l’hanno in un certo senso “ereditata” dai precedenti proprietari della casa o qualcosa del genere. Il fratello della fidanzata è bianco, drogato e pazzo. E fin qui ci sono tutti i soliti cliché di Netflix. Già da qui si sarebbe potuto spegnere e andarsene. Invece no. Scorrendo velocemente le immagini, tanto per non chiudere il film senza aver dato un’occhiata al prosieguo, si intravede così una carneficina. Allora ho riavvolto il film e succede che il fidanzato nero praticamente scompare e l’unico suo amico conoscente (nero anche lui) lo cerca perché gli stava tenendo il cane in attesa del rientro.

La genialità sta nel fatto che i bianchi si scopre siano criminali pazzi furiosi che tramite la figlia attirano malcapitati che vengono sottoposti prima ad ipnosi dalla madre e poi operati chirurgicamente per renderli schiavi, come lo erano già il giardiniere e la cameriera.

È l’apoteosi del razzismo contro i non neri o bianchi o chiamateli come vi pare. In pratica i neri sono tutti buoni e indifesi, i bianchi sono pazzi e criminali, violenti e perversi. Molto Netlix style! Adesso che arriva Donald Trump alla Casa bianca cosa farà Netflix?


di Guia Mocenigo