La ricca stagione dell’Opera di Roma

mercoledì 19 giugno 2024


L’Opera di Roma rilancia con una nuova stagione ricca di appuntamenti. A cominciare dal repertorio della tradizione, dal Simon Boccanegra dell’inaugurazione il 27 novembre con la regia di Richard Jones, Michele Mariotti sul podio e le voci di Luca Salsi, Eleonora Buratto e Michele Pertusi. E ancora: Carmen, Tosca, L’italiana in Algeri, Lucrezia Borgia e, per la prima volta nella capitale, Alcina, capolavoro barocco di Georg Friedrich Händel. Sono undici le nuove produzioni, di cui 9 d’opera e 2 di danza, per un totale di 14 titoli operistici, sette balletti e sei concerti. Tre titoli d’opera e uno di danza in più rispetto allo scorso anno. Nel calendario 2024-2025 spiccano i debutti di registi del calibro di Peter Sellars, Romeo Castellucci e Calixto Bieito, oltre al ritorno a Roma di Deborah Warner, Valentina Carrasco e Pierre Audi. Il direttore musicale Mariotti sarà impegnato sul podio per quattro produzioni operistiche e due concerti. Arriveranno grandi direttori, da James Conlon a Henrik Nánási, Rinaldo Alessandrini, Roberto Abbado, Omer Meir Wellber e star del canto come Anna Netrebko, Eleonora Buratto, Angela Meade, Corinne Winters, Yusif Eyvazov, Gregory Kunde, Gaëlle Arquez, Erwin Schrott e Ian Bostridge, affiancati dalle voci emergenti Anastasia Bartoli, Mariangela Sicilia, Carlo Vistoli, Mattia Olivieri, Maria Kataeva e Joshua Guerrero. La danza proporrà l’omaggio a coreografi come John Cranko, Pierre Lacotte e Roland Petit e vedrà sul palcoscenico Nicoletta Manni, Friedemann Vogel, Madison Young, Julian MacKay, Javier Rojas, Olga Smirnova, Iana Salenko e Igor’ Cvirko. Grande spazio alla musica del Novecento e contemporanea con Il prigioniero di Luigi Dallapiccola e The Turn of the Screw di Britten.

E titoli poco frequentati come Il re pastore di Wolfgang Amadeus Mozart o Il diario di uno scomparso di Leoš Janáček. E ancora concerti sinfonici diretti da James Conlon, l’emergente Diego Ceretta ed Esa-Pekka Salonen, ospite con la Philharmonia Orchestra di Londra.


di Guglielmo Eckert