Stefano Mezzaroma: domani viene inaugurata a Roma la personale

venerdì 17 maggio 2024


Iconize è la personale di Stefano Mezzaroma. La mostra del poliedrico artista viene inaugurata domani, alle 18.30, a Roma, nella sede dell’Associazione culturale Plus Arte Pulse. La presentazione è curata dalla Galleria Patrizia Anastasi e da ArteOraTv di Roberto Porcelli e Giovanni Altamura. “Tante – afferma Mezzaroma – sono le icone che ci accompagnano durante la nostra vita, alcune in maniera silenziosa altre invece si pongono in modo molto più evidente, ma tutte hanno la costante di lasciarci qualcosa in un modo o nell’altro, un ricordo, un’emozione, un’ispirazione. Il mio lavoro artistico inizia ormai circa 25 anni fa, ho sperimentato diversi stili in questi anni, la pittura classica ad olio, ad acrilico, collage, fotografia, e svariate tecniche miste, ma in tutti i miei lavori il soggetto è stato sempre lo stesso: le mie icone. Dico mie perché seppur la maggioranza dei miei soggetti siano da sempre nell’iconografia popolare alcuni di loro seppur riconoscibili forse ancora non lo sono o forse non lo saranno mai. Diciamo che alcuni soggetti sono più di nicchia di altri. Il tema delle icone e della simbologia iconografica in generale è stato affrontato da tanti artisti molti dei quali sono stati per me fonte di grande ispirazione: Il primo è Andy Warhol chiaramente ma una grande influenza artistica me l’hanno attaccata anche Shepard Fairey, Banksy, Mr. Brainwash, Mimmo Rotella, Roy Lichtenstein, Mario Schifano e anche l’amico Enrico Manera”.

Stefano Mezzaroma si definisce “un ragazzo molto curioso. E da buon autodidatta mi piace osservare molto. Potrei quindi citare numerosi altri artisti a cui ho preso in prestito piccoli dettagli per andare ad iniziare o finire un lavoro. È passato un po’ di tempo dall’ultima esposizione personale. In questi anni ho continuato a lavorare in maniera silenziosa, ero alla ricerca di un mio stile preciso che mi caratterizzasse di più, che desse un’impronta decisa al mio lavoro e che fosse replicabile su tutte le mie opere. In questo la street art che ho conosciuto molti anni fa in America e a Londra, ma che poi si è sparsa in tutto il mondo diventando di fatto mainstream, mi ha dato un grosso aiuto sia come tecnica che come impostazione generale del lavoro, mi ha aiutato a coniugare insieme la mia passione per la simbologia pubblicitaria a quella per i personaggi a me cari. Sono nato nel 1984 quindi un grosso imprinting multimediale l’ho avuto come tutti da piccolo verso la fine degli anni Ottanta inizio anni Novanta sia in termini pubblicitari che iconografici”. Nella personale Iconize, l’artista presenta i primi 50 lavori raccolti negli ultimi due anni. “Sono andato a scavare più a fondo nella ricerca e nella scelta delle immagini, su cui poter fare un lavoro iconografico diverso, da un’altra prospettiva e per la prima volta ho deciso di usare come supporto la carta, in questo caso il cartoncino. Tutti i miei lavori sono unici, la replicabilità sta solo nell’immagine che vado a stampare. L’immagine stessa viene prima lavorata e preparata al computer, prima di essere trasferita sul supporto che ho precedentemente dipinto a mano prediligendo una tecnica stencil a bombolette. Alla fine incornicio tutto con legno massello 6x4 e vetro museale per valorizzare ancora di più tutto il mio lavoro. Ho in cantiere anche una serie limitata di serigrafie originali basate su alcuni dei miei lavori migliori”.


di Redazione