venerdì 12 aprile 2024
Un gioiello incastonato nel cuore verde della Capitale. La casa museo di Pietro Canonica – ovvero un allestimento nella vecchia dimora dell’artista – si trova vicino a Piazza di Siena, al centro di Villa Borghese. Chi la visita, la scopre – ahimè – quasi per caso. Nonostante l’ingresso sia gratuito, di questo museo non si parla un granché. Forse, perché Pietro Canonica è uno scultore (ma anche musicista e compositore) atipico per il periodo storico in cui si è mosso. Le sue creazioni sono pregne di neoclassicismo, realismo e rimandi alla religione, mentre a cavallo del XX secolo le correnti principali dell’arte moderna procedono verso una lenta ma costante astrazione e concettualizzazione dell’opera. Famoso per i suoi ritratti e i monumenti celebrativi, Canonica ha realizzato diversi “colossi” della scultura, come il Monumento equestre al Cavaliere d’Italia in piazza Castello a Torino, il Monumento alla Repubblica in piazza Taksim a Istanbul, oltre a molte statue come quella alla Regina Vittoria a Buckingham Palace.
Canonica, rispetto ai contemporanei, va controcorrente. “Scopo dell’artista è quello di studiare il vero nella forma più pura, concentrando in essa il massimo del sentimento”, questa è la missione dell’artista. Nella sua arte convivono, in un vortice di emozioni, i moduli fiorentini, le inquietudini romantiche e l’equilibrio dell’arte classica. Proprio questa sua attenzione per il passato – e la sua nota velocità di produzione – lo rende oggetto di moltissime commissioni da parte dell’aristocrazia europea, affascinata dal gusto raffinato e idealizzante dello scultore. Nel 1926 Canonica ottiene dal Comune di Roma di abitare nella “Fortezzuola”, nella cornice di Piazza di Siena, dove vivrà fino alla fine dei suoi giorni nel 1959.
Percorrendo le stanze e i corridoi dove lo scultore passava la sua quotidianità, tra lavoro e svago, si fanno subito i conti con la spropositata produzione artistica di Canonica. Le stanze del museo – sette, ognuna organizzata per argomento da Carlo Pietrangeli nel 1961 – ospitano una moltitudine di ritratti, opere funerarie e celebrative. Alcune statue naturalmente sono repliche, visto che lo scalpello di Moncalieri è esposto in tutta Europa. C’è una sala dedicata ai ritratti, una alle vittorie e ai condottieri, una all’arte funeraria e perfino una stanza riservata ai temi sacri.
Ma l’ala più antica – e forse più interessante – della Fortezzuola è quella in cui Canonica abitava, composta dalla “sala rossa” (un salone di ricevimento), uno stretto corridoio e lo studio. Quest’ultimo è stato mantenuto dai curatori del museo nella maniera esatta in cui lo scultore lo ha lasciato al momento della sua morte. La casa museo di Pietro Canonica è un altissimo esempio di arte museale, dove vita e opere dell’artista convivono e si esaltano a vicenda. Un tesoro nascosto di Villa Borghese tutto da scoprire, sia per i turisti che per gli abitanti della Capitale.
(*) Foto di Adriana Amarilli
di Zaccaria Trevi