giovedì 21 marzo 2024
Dopo il successo editoriale in Germania, arriva nelle librerie italiane Non è ancora la fine del mondo (sottotitolo: Una visione pratica e ottimista del dibattito sul clima), un saggio di Vince Ebert, fisico, divulgatore scientifico e stand-up comedian tedesco.
Con un linguaggio semplice e chiaro e un tono spesso ironico, ma sostenuto da un imprescindibile rigore scientifico, il libro discute del cambiamento climatico e di tutto ciò che gli ruota attorno da una prospettiva originale, invitando anzitutto al dubbio e alla curiosità. Diviso in tre grandi capitoli dedicati a “Miti e mezze verità”, “Trappole mentali e irrazionalità” e “Soluzioni e alternative”, lo scritto di Ebert fornisce una prospettiva finalmente ottimista sul futuro nostro e del pianeta.
Dati alla mano, Ebert osserva: “In tutti gli scenari di riscaldamento globale, persino in quello peggiore, i ricercatori si aspettano un miglioramento della qualità della vita a livello mondiale”. E aggiunge: “I paesi economicamente più liberi hanno anche i punteggi più alti nell’indice di sostenibilità ambientale. I paesi economicamente meno liberi sono quelli che hanno anche i valori peggiori di sostenibilità ambientale. Da un punto di vista ecologico, il capitalismo non sembra essere il problema ma la soluzione”.
Secondo Ebert mai come oggi abbiamo a disposizione tutti gli strumenti tecnologici necessari per arginare eventuali mutamente climatici. Occorre dunque privilegiare un approccio realistico e non ideologico, vedere cosa è possibile e conveniente fare, e come lo si può fare, senza stabilire utopistiche agende che rischiano di trasformarsi in un terribile boomerang politico e, soprattutto, sociale ed economico.
Un testo utile a stimolare il dibattito e adatto a una platea molto vasta di lettori, sempre più interessati al tema del cambiamento climatico ma non necessariamente da un punto di vista catastrofista e apocalittico.
Il libro è arricchito dalla prefazione di Mario Abbadessa, manager responsabile del Gruppo Hines in Italia, società internazionale di investimento, sviluppo e gestione immobiliare impegnato in prima fila in progetti di grande rilevanza urbana, il quale sottolinea la necessità di guardare “ai dati in maniera razionale, senza farsi prendere dall’emotività del momento o da pulsioni ideologiche”, gli unici che possono darci “una seria e reale speranza di essere concretamene ottimisti per il futuro”.
(*) Non è ancora la fine del mondo. Una visione pratica e ottimista del dibattito sul clima, di Vince Ebert, traduzione di Simona Piangatello, prefazione di Mario Abbadessa, edito da Liberilibri, 192 pagine, 18 euro
di Redazione