giovedì 15 febbraio 2024
L’intuizione di un giovane imprenditore barese, un luogo polifunzionale per la cultura e non solo. Una bella chiacchierata con Andrea Costantino che ci racconta come è nato l’AncheCinema.
Andrea Costantino grazie per aver accettato l’invito a rilasciare questa intervista a L’Opinione. Come è nata l’idea di AncheCinema?
Ho fondato AncheCinema s.r.l. nel 2013, come evoluzione progettuale della società Andrea Costantino Produzione Video, avviata nel 2001 in concomitanza con la selezione del mio primo cortometraggio “É nato Carlo” al Sacher Festival di Nanni Moretti. L’idea di AncheCinema nasce dalla volontà di dare vita ad un progetto di produzione e promozione di diversi linguaggi artistici, compreso il cinema, nel segno della contaminazione, della libertà di espressione e dell’apertura a diversi pubblici. Il cinema è sempre stato, fin dall’infanzia, la mia più grande passione. Nel 2001 ho deciso di trasformarla in lavoro, cominciando a scrivere, girare e produrre audiovisivi e cortometraggi. I miei corti sono stati premiati in oltre trenta festival e un mio corto è stato selezionato e proiettato in sala grande alla 67ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Fin da subito, però, mi sono impegnato anche nell’organizzazione e nella direzione artistica di eventi legati al cinema e in progetti editoriali.
Ha voluto rilevare una struttura degli anni Trenta, per evitare il degrado e l’abbandono. Oggi siete un polo culturale moderno e senza barriere architettoniche.
Nel 2016 ho deciso di rilevare l’ex cinema-teatro Royal di Bari, finito in un contenzioso, che lo avrebbe probabilmente condannato a decenni di abbandono e degrado. Questa svolta imprenditoriale è stata dettata dalla consapevolezza maturata negli anni di una certa carenza di spazi accoglienti, moderni e dinamici, capaci di promuovere l’arte in tutte le sue forme. Ho dunque dato vita, insieme ai miei preziosi soci e collaboratori, ad un teatro polifunzionale, il Teatro AncheCinema, un polo culturale che produce e promuove progetti ed eventi di teatro, danza, musica, cinema, arti visive ed eventi di intrattenimento. Volevo che il Teatro AncheCinema fosse una realtà aperta e accessibile ai progetti e alle opere di tanti artisti, senza pregiudizio alcuno e senza vincoli di settorialità. Volevo che diventasse uno spazio in cui le diverse sensibilità e i diversi pubblici trovassero terreno fertile per coltivare la cultura e contaminarsi l’un l’altro. Ma volevo anche che l’accessibilità non fosse solo relativa ai contenuti ma anche agli spazi. Ho deciso di trasformare la sala principale, costruendo una innovativa pedana che può ospitare trentasei carrozzine per persone con disabilità. La pedana, oltre ad essere facilmente raggiungibile dall’esterno, garantisce una visibilità centrale ottima. Il progetto della pedana è stato presentato in conferenza stampa nel marzo del 2016 alla Camera dei deputati dal ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo Dario Franceschini, come caso unico in Europa ed esempio da seguire. Oggi il Teatro AncheCinema è una realtà ed è in crescita. Rappresenta solo un tassello di un più ampio progetto di gestione di attrattori culturali pugliesi. La società AncheCinema, infatti, gestisce con la stessa mission aziendale e culturale anche il Teatro Comunale Luciani di Acquaviva delle Fonti (Ba), l’Anfiteatro della Pace di Bari e l’ex cinema d’essai Jolly di Bari, destinato a diventare un centro di produzione culturale con sale prova e sale di registrazione. A breve verrà annunciato anche un quinto grande teatro pugliese che AncheCinema intende valorizzare e animare.
Quanto è stato difficile realizzare questa realtà in una città come Bari?
Nonostante Bari abbia una lunga tradizione di città del “miglio dei teatri”, non si può ignorare il fatto che il sud Italia non brilli nei “consumi” culturali, rispetto alle città del nord. A Bari le consuetudini spesso dettano legge e proporre qualcosa di nuovo sembra essere più arduo che altrove. Grazie però alla nostra grande vocazione al dialogo siamo riusciti, io e il mio staff, a creare negli anni reti che vanno consolidandosi e fidelizzandosi: reti virtuose di operatori culturali aperti a collaborare, reti di spettatori attivi e propositivi. I numeri degli ultimi anni ci premiano: il fatturato, nonostante l’esperienza pandemica, è in netta crescita; lo staff si amplia con l’ingresso di tante giovani e competenti figure femminili. La strada che ci attende però è tutta in salita: davanti a noi ci sono anni di lavoro intenso per espanderci e consolidare i diversi indirizzi già tracciati.
Siete spesso aperti la mattina per ospitare iniziative dedicate alle scuole.
Il Teatro AncheCinema è aperto quasi tutti i giorni dalla mattina presto alla sera tardi: è un teatro abitato da persone di tutte le età e di diversa estrazione che seguono progetti formativi, partecipano a spettacoli, si intrattengono al bar, si incontrano e progettano insieme. Le scuole scelgono il Teatro AncheCinema per gli spettacoli teatrali, le proiezioni cinematografiche, gli incontri con gli autori, per i saggi dei propri alunni, per le esperienze di alternanza scuola/lavoro, per i tirocini, per i progetti di inserimento lavorativo, per le esperienze formative in ambito teatrale e cinematografico. Il Teatro AncheCinema è stato anche sede del neonato corso universitario Dams dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”.
Ma non sono solo buone e belle notizie poiché qualche problema, il circuito della grande distribuzione, ve lo crea. Ci spiega perché?
Siamo un organismo di programmazione multidisciplinare riconosciuto dall’ex Fus, dunque la nostra natura riconosciuta e sostenuta dal Ministero è quella di teatro polifunzionale che promuove eventi di teatro, danza, musica e cinema. Le distribuzioni cinematografiche, lautamente sovvenzionate con i soldi della collettività, imponendo teniture di film lunghe quindici giorni e minimi garantiti per proiettare film vecchi e nuovi, di fatto impediscono di programmare cinema ad evento con proiezioni singole, limitando il diritto di una sala di fare cinema. Le distribuzioni, imponendo queste condizioni, limitano anche il diritto delle persone con disabilità di scegliere la sala dove vedere un film. Queste persone, infatti, potrebbero preferire una sala, come il Teatro AncheCinema, che permette di vedere un film in una posizione centrale, agevole e gradevole e non in prima fila laterale. Lanceremo a breve la petizione “Tutti al cinema”, che ha l’obiettivo di raccogliere le firme di coloro che sono sensibili al tema dell’accessibilità dei luoghi di cultura e vogliono che le logiche commerciali non calpestino i diritti di chi, con una disabilità o senza, desidera scegliere la sala dove vedere un film.
A chi leggerà questa intervista e magari per un viaggio arriverà a Bari perché dovrebbe venire all’AncheCinema ?
I viaggiatori possono raggiungere agevolmente il Teatro AncheCinema perché si trova all’interno della Stazione Centrale di Bari, a pochi passi dalla fermata della navetta aeroportuale e dalle principali fermate degli autobus urbani ed extraurbani. Il Teatro è facilmente raggiungibile in auto perché dispone di due parcheggi a pagamento, MetroPark, in Corso Italia 138 e GestiPark Battisti ed è facilmente raggiungibile a piedi in quanto si trova nel centro cittadino. Chi sceglierà il Teatro AncheCinema troverà una realtà giovane e dinamica, un ambiente moderno e informale, una proposta culturale varia e all’avanguardia.
Tra qualche giorno, in esclusiva per tutta la Puglia, proietterete il docufilm “Generale Mori - un’Italia a testa alta”, dedicato agli studenti di alcune scuole della città di Bari. È vero che interverranno i protagonisti (tra cui il Generale Prefetto Mario Mori, ndr) e il regista Ambrogio Crespi?
Sì, sarà una occasione preziosa per gli alunni di incontrare un uomo che ha vissuto da protagonista gli ultimi cinquant’anni di storia in prima linea contro la mafia e il terrorismo e di vedere le sue gesta rappresentate sul grande schermo cinematografico.
di Alessandro Cucciolla