mercoledì 7 febbraio 2024
La musica (dal greco antico mousikḗ, “arte delle Muse”) è l’arte di ideare e produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che possono variare per altezza, per intensità e per timbro, organizzati secondo le dimensioni di melodia, armonia e ritmo. È uno degli aspetti culturali universali. Nell’antica Grecia, Pitagora intuì la stretta relazione tra musica e matematica, per il legame intercorrente tra rapporti frazionari e suono. Secondo Platone la musica arricchisce l’animo. Le nozioni sono riassumibili nella teoria musicale, che è un insieme di metodi per analizzare, classificare e comporre la musica e i suoi elementi; tratta la “grammatica” della musica, cioè il pentagramma, le chiavi musicali e in generale il modo di scrivere (semiografia) la musica. È chiaro a tutti che la musica abbia un ruolo aggregativo molto potente, oltre che la capacità di far emergere componenti emotive profonde. La capacità di eseguire un brano, proprio o di qualcun altro, è la capacità di immergersi in un mondo unico di bellezza che sottrae alla realtà la sua apparente staticità.
Il dinamismo emotivo che nasce nella performance musicale è dinamismo dell’anima, intensità d’essenza e – come tale – espressione della parte più intima della persona che esegue. La capacità di mettersi a nudo e di esprimere attraverso la tecnica richiede volontà e una componente di coraggio. In questo, la musica ha un ruolo terapeutico oltre che inclusivo. E nei concerti la massa si fa unità nell’esperienza stessa della partecipazione. Il partecipante diviene tutto, la massa di pezzetti si compone in un unicum corposo dall’identità unica. Questa magnificente bellezza intrinseca nella musica le dona un ruolo di prim’ordine nella socializzazione e nella nostra società, oltre che nella storia. E la magia che può nascere dalle note ha possibilità immense. Per cui godiamo di questa nostra capacità di emozionarci e di trovare noi stessi nella esperienza condivisa della musica, che ogni giorno diviene sempre più ricca di novità.
di Simone Fragasso