Un thriller “storico” che non disdegna il fantastico

giovedì 11 gennaio 2024


Ritorno “indipendente” per il noto Premio Scerbanenco che tanti lettori ha fatto innamorare con Il Cavaliere d’Islanda e La splendente regina della notte, entrambi editi da Mondadori. Dopo dieci anni di silenzio, Claudia Salvatori macchia ancora una volta di giallo le librerie, questa volta con un thriller (La mummia del Re Serpente, Indipendent Legions Publishing) dai rimandi storici che non disdegna qualche innesto fantastico. In una sorta di sbalzo temporale tra passato e presente, l’autrice cesella un’opera affascinante e al contempo adrenalinica, in grado di tenere il lettore inchiodato e in perenne stato di ansia, pronto e timoroso nel girare pagina. La trama, che sembra ricalcare lo stile del miglior Dan Brown de Il Codice da Vinci, ci narra l’avventura della giovane Maya Weiss, accademica in carriera nelle forze armate, ossessionata dall’occulto e dall’antico Egitto che, nel corso di alcune ricerche, trova la mummia del Re Serpente Rahesy, il mito che per anni ha ossessionato i maestri dell’Ordine ermetico della Golden Dawn. Centrotrenta pagine dal flavour in bianco e nero, in grado di farvi viaggiare nel tempo grazie a una prosa ipnotica e irresistibile.

(*) La mummia del Re Serpente di Claudia Salvatori, Indipendent Legions Publishing, Collana Black Spring, 130 pagine, 14,50 euro


di Aldo Luigi Mancusi