venerdì 1 dicembre 2023
Le avventure di Harry Bosch (un superlativo Titus Welliver) continuano ad avvincere lo spettatore. La seconda stagione di Bosch: Legacy, spin-off oltre che sequel di una delle migliori serie tivù noir degli ultimi anni, mantiene inalterato il proprio fascino. I nuovi dieci episodi del progetto televisivo targato Prime Video, nato dai romanzi di Michael Connelly e ideato dallo stesso scrittore insieme a Tom Bernardo e Eric Overmyer, racconta la nuova condizione lavorativa del protagonista. Bosch è un ex poliziotto in pensione che opera come investigatore privato, insieme alla legale Honey Chandler (una superba Mimi Rogers). Frattanto, Maddie (una caparbia Madison Lintz), la figlia di Harry, che lavora nella polizia, subisce un duro trauma ma reagisce prontamente. Al fianco del detective, si trova l’hacker informatico Mo (un disincantato Stephen A. Chang), leale e pragmatico. Nei nuovi episodi rivediamo perfino Jerry Edgar (Jamie Hector) e il compianto capo Irving (Lance Reddick), che appare in una breve sequenza. Gli snodi narrativi della serie tivù sono pieni di colpi di scena, cadenzati da musica jazz, la vera passione di Bosch.
Harry è pronto a infrangere le regole se serve per fermare un assassino. È un uomo leale, sempre sopra le righe. Al centro della narrazione di Bosch: Legacy figura il debutto di Maddie in polizia. La recluta indaga su una serie di aggressioni sessuali, ma finisce per essere aggredita. Bosch e Honey sono costretti a vivere ore convulse per trovare la ragazza. Ma il cuore nevralgico della storia ruota attorno a l’omicidio di Lexi Parks, per il quale viene arrestato un cliente di Honey, David Foster (Patrick Brennan). In questa seconda stagione dalla trama intricata, i personaggi principali affrontano prove durissime. La tensione, autentico motore del racconto, si mantiene alta. Bosch: Legacy è una serie tivù ormai diventata irrinunciabile nel panorama delle serie noir. Bosch, intelligente e impulsivo, è un personaggio carismatico e carico di fascino. Il tempo è stato clemente. La sua psicologia ben delineata risulta costantemente arricchita dopo ogni stagione. I personaggi di Maddie e Honey sono utili a bilanciare l’eccessiva irruenza del protagonista principale. E, nonostante si trovi costantemente sotto la lente d’ingrandimento dell’Fbi, Bosch riesce sempre a cavarsela. Fino al prossimo tentativo. La Los Angeles in cui vive Harry è luminosa e insieme plumbea. Un’oscura fiamma che accoglie contemporaneamente organizzazioni criminali e tutori della legge. Per fortuna, la terza stagione di Bosch: Legacy è già stata meritatamente confermata per il 2024.
(*) La recensione della prima stagione della serie tivù Bosch: Legacy
di Andrea Di Falco