martedì 28 novembre 2023
Antonio Artese sarà protagonista della IX edizione di Termoli Jazz. Venerdì 1° dicembre, alle 19, il pianista e compositore jazz nel corso di un concerto, presenta, in anteprima, il prossimo album, My Blond Girl, dedicato alla moglie Samantha, che sarà pubblicato a marzo 2024. L’Ex Cinema S. Antonio (Piazza Sant’Antonio, 8) sarà la cornice dell’esibizione di Artese, sopraffino e sensibile pianista jazz e compositore. Il recital di Artese a Termoli è l’anteprima del Tour Piano Solo e del nuovo disco. Il repertorio prevede una serie di composizioni originali in forma di suite, rappresentando il risultato di quindici anni di ricerca artistica. Questo progetto testimonia non solo l’amore di Antonio Artese per il pianoforte, ma anche la sua ricerca costante di un linguaggio musicale proprio, intimo e riflessivo.
Il mélange di melodie originali e un’ardita esplorazione armonica crea un continuum di quadri musicali, dove il pianoforte evoca un caleidoscopio di atmosfere, colori e forme. Nonostante una scrittura strutturata, il pianista lascia uno spazio vitale per l’improvvisazione rendendo ogni brano un’opportunità per la creazione spontanea. Il concerto non solo offre un’anteprima di questa esperienza, ma presenta ufficialmente My Blond Girl. Artese condivide con gli ascoltatori la sua visione originale e disincantata del pianoforte a venticinque anni dal suo primo album di Piano Solo, Italian Sketches, pubblicato negli Stati Uniti. Questo viaggio celebra la continuità e l’evoluzione di un musicista contemporaneo.
Il pianista e compositore descrive così il mood e la genesi di questo progetto: “Parafrasando Johann Sebastian Bach, stella polare per tutti i musicisti, questo concerto – afferma – è una vera e propria offerta musicale. Per un pianista è sempre una sfida confrontarsi con il proprio strumento, soprattutto alla luce dei lavori leggendari di Bill Evans, Keith Jarrett e Brad Mehldau. Tuttavia, penso che sia un obbligo accettare questa sfida e rimettersi in discussione con coraggio e dedizione, specialmente in un contesto da solista. Non ci sono veli che separano il musicista dal proprio strumento; è un modo di esporre sé stessi, di mettersi a nudo. Questo concerto rappresenta per me l’offerta di un atto creativo che parli direttamente al cuore dell’ascoltatore anziché alla sua mente. Il programma selezionato per questo concerto riflette il mio mondo interiore, la mia passione per la scrittura e l’improvvisazione, quest’ultima intesa non solo secondo i canoni del jazz. È inoltre una preziosa opportunità per giocare con la palette inesauribile di colori che questo meraviglioso strumento può evocare. Ho scelto di iniziare questo tour da Termoli, la mia città natale, con cui ho un legame particolare e da dove il mio viaggio musicale ha avuto inizio tanti anni fa”.
di Lia Faldini