“Roma Jazz Festival”, la 47ª edizione

mercoledì 25 ottobre 2023


Dal 2 al 26 novembre torna nella Capitale il Roma Jazz Festival e lo fa con una serie di appuntamenti all’insegna della contaminazione e della sperimentazione musicali, confermando ancora una volta (e forse in modo più rimarchevole rispetto alle passate edizioni) il suo orientamento in termini di “transizione” e “integrazione”, come spiega lo stesso direttore artistico del festival Mario Ciampà: “Oggi, la linea di demarcazione tra jazz, musica elettronica, musica contemporanea, musica popolare, rap o pop è diventata sempre più sottile e sfumata. Gli artisti dell’avanguardia contemporanea stanno creando una fusione unica in costante divenire che sfida le convenzioni e non ha paura di evolvere verso qualcosa di nuovo. Il jazz contemporaneo è diventato un terreno fertile per l’esplorazione e l’espressione individuale, permettendo agli artisti di spingersi al limite delle loro abilità e di farsi portavoce di un messaggio di condivisione, integrazione e libertà”.

La 47ª edizione del festival (realizzato con i contributi del Ministero della Cultura, di Roma Capitale, con la produzione di Imf Foundation in co-realizzazione con Fondazione Musica per Roma) ospiterà ben 23 concerti che si alterneranno tra l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, la Casa del jazz e il Monk Roma. Per citare solo alcuni dei prestigiosi nomi provenienti da ogni parte del mondo e presenti alla rassegna, Scofield e gli Yellowjackets, i visionari Avishai Cohen e MonoNeon, la voce stellare dell’America Black Judith Hill, lo “spiritualismo cosmico” di Nduduzo Makhathini, il “persian chamber jazz” di Eishan Ensemble e l’art pop dal sapore nordeuropeo di Jan Bang & Eivind Aarset Trio. Ad aprire il Festival il prossimo 2 novembre presso l’Auditorium Parco della Musica sarà John Scofield, uno dei chitarristi più influenti degli ultimi anni che si esibirà in Trio con Vicente Archer al basso e Bill Stewart alla batteria. John Scofield eseguirà dal vivo alcuni brani tratti da Uncle John’s Band, il nuovo album appena uscito per la storica Ecm, condensando altresì un repertorio di grandi classici del jazz, del rock e del blues. Chiuderanno il Festival il 26 novembre, sempre negli spazi dell’Auditorium Parco della Musica, Shabaka Hutchings (l’anima jazz cool di band come The Comet is Coming, Sons of Kemet e Shabaka and The Ancestors) cui seguirà la performance del cantante e compositore marocchino Majid Bekkas, supportato dalla potente e raffinata complessità ritmica del batterista americano Hamid Drake. Ma sarà il Monk far scendere definitivamente il sipario sulla prestigiosa rassegna jazz internazionale, ospitando, in serata, il concerto live del chitarrista Giacomo Turra & The Funky Minutes.


di Gianluca Attanasio