Festa di Roma: “Nuovo Olimpo”, il romanzo di formazione di Özpetek

lunedì 23 ottobre 2023


Nel suo film più personale, Ferzan Özpetek racconta la storia di un amore impossibile. Nuovo Olimpo, il 14° lungometraggio del regista italo-turco, presentato nella sezione Grand Public della Festa del cinema di Roma, è in programma dal primo novembre direttamente su Netflix. L’opera, scritta dal cineasta e Gianni Romoli, conferma il sodalizio artistico con Mina. Infatti, la colonna sonora onirica firmata Andrea Guerra ospita il brano Povero amore, interpretato dalla grande cantante e inserito nel suo nuovo album. Il contesto è quello della fine degli anni Settanta. Due giovani venticinquenni, Pietro ed Enea (Damiano Gavino e Andrea Di Luigi) s’incontrano, si frequentano, si amano. Il primo studia Medicina. Il secondo vuole diventare regista. Ma un evento imprevisto costringe la coppia a separarsi. Il sentimento che li unisce, nonostante la distanza, resta inalterato. Il film è, innanzitutto, una dichiarazione d’amore al cinema e alla Capitale. Il giovane Enea può coltivare la propria passione cinefila grazie alla visione di capolavori come Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini. La nuova opera di Özpetek affascina ed emoziona. È un racconto di formazione che pone l’accento anche sul tema, centrale, della memoria. Il cast è di assoluto valore. Anche se una menzione speciale va all’intensa prova della giunonica Luisa Ranieri. Truccata come Mina, è una cassiera felliniana che infonde gioia. Nel cast del film figurano anche Aurora Giovinazzo, Alvise Rigo, Giancarlo Commare, Annandrea Vitrano, Costanza Tortoli, Erik Tonelli, Luca Finotti, Davide Mancini, Federico Mancini, Jasmine Trinca e Greta Scarano. In Nuovo Olimpo viene pronunciata una battuta folgorante dal regista Enea a un giornalista che gli chiede perché metta sempre nei suoi film l’omosessualità: “Non sono io che la metto, sono gli altri che la tolgono”.

PREMIO ALLA CARRIERA A ISABELLA ROSSELLINI
Isabella Rossellini è una splendida 71enne. Attrice, modella, regista, etologa. Un talento poliedrico nato dall’incontro di una delle coppie più amate della storia del cinema: Roberto Rossellini e Ingrid Bergman. La Festa del cinema l’ha omaggiata con un riconoscimento alla carriera. A consegnarle il premio l’amico di una vita, lo showman Renzo Arbore insieme all’attrice Alice Rohrwacher. Isabella Rossellini è emozionata. “Sono onorata – ha detto – di questa scelta del presidente Gian Luca Farinelli e anche commossa. Ci conosciamo da qualche anno. Ha restaurato con la Cineteca tanti film di mio padre e siamo diventati amici. Sono grata”. Avere quei due genitori è stato a volte un bagaglio pesante per la sua vita e la sua carriera? “Mai”, risponde. “Per me e per il mondo sono due miti che hanno cambiato la storia del cinema, ma bisogna sapere che erano anche due persone meravigliose e straordinarie e credo che certe cose che ho fatto nella vita siano dovute a loro, a come erano un papà all’avanguardia e una mamma coraggiosa e controcorrente. Quando ero giovane mi impuntavo sulla meritocrazia e per questo non volevo fare l’attrice, il confronto con mamma mi avrebbe devastato da giovane e così feci la modella avendo un successo così grande da darmi poi il coraggio di fare l’attrice. Ho disegnato la mia vita come volevo, questa è stata una loro educazione”. Rimpianti? “Ho sempre fatto quello che volevo, ma avrei dovuto farlo di più”, dice sorridendo. “Ho diretto 50 corti che hanno avuto successo in America. Peccato aver preso coraggio tardi”. Secondo Isabella Rossellini, “il ruolo delle donne al cinema sta cambiando. Ci sono sempre più registe e tante storie hanno lo sguardo femminile che è sempre inclusivo. Ne sono felice per le nuove generazioni”.


di Andrea Di Falco