Vinicio Capossela in concerto a Roma il 13 e 14 ottobre

giovedì 12 ottobre 2023


Scriveva Mario Monicelli nel 2011: “Siamo senza speranza. L’aveva già spiegato Pier Paolo asolini: la speranza è una trappola, usata dal potente politico e religioso per ingabbiare i poveretti, con promesse di futuro benessere o di paradisiaci Aldilà. Non c’è alcuna speranza di riscatto per il Paese. Il vero problema non è tanto la classe politica, che è una minoranza, ma questa generazione, che manda giù tutto senza protesta, cullandosi sulle promesse. È tutta una generazione che va cambiata, anzi rigenerata con urgenza”.

A distanza di 12 anni da quelle amare affermazioni, oggi scende in campo il cantastorie Vinicio Capossela, traducendo in parole e musica qualcosa di molto simile all’urgenza di cui parlava il regista. Capossela lo fa con un album da studio (pubblicato lo scorso aprile) e un tour nazionale itinerante a esso, connesso dal titolo: Con i tasti che ci abbiamo – Tredici canzoni urgenti in teatro.

L’istrionico musicista di origini tedesche sarà in concerto a Roma, all’Auditorium della Conciliazione, il 13 e 14 ottobre (ore 21), per deliziarci con la sua musica. La scenografia ricostruisce la magia di una luna gonfiabile, che può essere interpretata – secondo la visione dell’autore – come produttrice di sogni meravigliosi e costruttivi (se la si guarda con gli occhi ingenui dei bambini) o come mera calamita che attrae sogni di effimera vanità. Capossela, nelle 13 tracce del nuovo album (vincitore della Targa Tenco 2023), non smentisce affatto le sue qualità cantautorali, spalmando in esse un largo ventaglio di ritmi, generi e atmosfere. Il tutto, però, al servizio di una missione urgente: la stessa che dà il titolo al disco e al tour: “È un concerto – afferma Capossela – che prende corpo dal disco Tredici canzoni urgenti, canzoni di carattere civile che rispondono a un fenomeno. Come diceva Walter Benjamin: Quando la politica diventa spettacolo – spesso incivile – allora lo spettacolo deve diventare politica civile”.

Il cantante sottolinea: “Allo stesso tempo è un concerto che ha che fare con la sospensione dell’incredulità, quindi col mondo dell’immaginazione, perché l’immaginazione è la nostra grande opportunità di trasformare i limiti in possibilità. Abbiamo chiamato questa serie di concerti in teatro Con i tasti che ci abbiamo. Quando mancano dei tasti dal pianoforte. Bisogna cercare melodie con quelli che sono rimasti. Il nostro concerto vorrebbe essere un invito a fare con quello che si ha, a fare dei limiti una possibilità e soprattutto a non avere paura di sbagliare”. A impreziosire le due date romane sarà la presenza sul palco di due ospiti d’eccezione: quella di Margherita Vicario (13 ottobre), che nell’album ha prestato la sua voce nel brano La cattiva educazione, e quella di Raiz (14 ottobre) che in Tredici canzoni urgenti figura tra gli artisti coinvolti nella canzone Sul divano occidentale.


di Gianluca Attanasio