martedì 26 settembre 2023
Una kermesse in cui il cinema di casa nostra assume una nuova centralità. Sono i tre film italiani in corsa nella 18ª Festa di Roma (19-23 ottobre): Mi fanno male i capelli di Roberta Torre, con Alba Rohrwacher e Filippo Timi, un originale omaggio a Monica Vitti; Holiday di Edoardo Gabriellini e C’è ancora domani di Paola Cortellesi, con Valerio Mastandrea, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli e Vinicio Marchioni. Il presidente della Fondazione cinema per Roma Gian Luca Farinelli e la direttrice artistica Paola Malanga hanno presentato l’edizione 2003 del festival capitolino. Criteri di selezione? I soliti, replica la Malanga: “Quelli della qualità, ma comunque nessuna quota, né per le donne, né per gli italiani”. Eppure, nonostante le lodevoli intenzioni, il festival fatica a trovare un’identità definita e una dimensione internazionale. Due i premi alla carriera assegnati dalla manifestazione: all’attrice Isabella Rossellini, attraverso un incontro con il pubblico e una retrospettiva di opere che l’hanno vista protagonista, e al compositore giapponese Shigeru Umebayashi.
Numerose le donne anche alla regia e musica in questa edizione. Tra le proiezioni speciali, troviamo il docu Io, noi e Gaber di Riccardo Milani; Maria Callas Lettere e memorie - Monica racconta Maria di Tom Volf ovvero il tour internazionale, dal novembre 2019 al gennaio 2023, dello spettacolo teatrale Maria Callas interpretato da Monica Bellucci; Zucchero, Sugar Fornaciari di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano, documentario sul recente tour mondiale sold out del cantante attraverso le capitali europee, il Nord America, l’Oceania. Nella sezione Freestyle c’è poi Fela, il mio dio vivente di Daniele Vicari, che ha elaborato i materiali sul musicista nigeriano Fela Kuti e, tra i restauri c’è Ciao Ní! di Paolo Poeti, thriller musicale del 1979 su e con Renato Zero. Grande spazio alla serialità. L’attesa è per l’anteprima dei primi due episodi della quarta stagione di Mare Fuori (in co-produzione con Alice nella Città). Alla kermesse anche le anteprime delle serie I leoni di Sicilia (dal romanzo di Stefania Auci) di Paolo Genovese, La storia di Francesca Archibugi, tratta dal romanzo di Elsa Morante, la versione restaurata de Camorrista, la serie mai uscita in tivù di Giuseppe Tornatore e Suburraeterna di Ciro D’Emilio.
Da menzionare, Jeff Koons. Un ritratto privato di Pappi Corsicato; Gli immortali di Anne-Riitta Ciccone, À la recherce di Giulio Base e Misericordia di Emma Dante, Volare, l’opera prima di Margherita Buy e quella di Michele Riondino, Palazzina Laf, la già annunciata apertura del festival, Nuovo Olimpo di Ferzan Ozpetek e Cento domeniche di Antonio Albanese alla sua quinta regia, Mur di Kasia Smutniak e Unfitting di Giovanna Mezzogiorno. Quest’anno, anche causa sciopero di Hollywood, saranno poche le star internazionali. Tuttavia, dovrebbero partecipare Juliette Binoche, Justine Triet, Cecile de France, Vincent Lindon e Valeria Bruni Tedeschi.
di Eugenio De Bartolis