La “Vita dulcis” al Palazzo delle Esposizioni

giovedì 13 luglio 2023


Vita dulcis. Paura e desiderio nell’Impero romano è il titolo della mostra curata da Francesco Vezzoli e Stéphane Verger, prodotta dall’Azienda speciale Palaexpo e ideata insieme al Museo nazionale romano e allo Studio Vezzoli. La mostra richiama in latino La dolce vita di Federico Fellini, proprio per sottolineare anche l’amore di Vezzoli per il cinema e al contempo lascia immaginare proprio quello che si potrebbe ritrovare nell’esposizione-esperienza: una contaminazione tra passato e presente, tra classico e pop in un percorso interessante e stimolante che racconta aspetti specifici della storia dell’Impero romano. Il progetto espositivo, fino al 27 agosto, è stato pensato per il Palazzo delle Esposizioni e si sviluppa in sette sale tematiche. Si parte però dalla rotonda centrale, una sorta di perno che ci accoglie e intorno al quale ci ritroviamo a girare e a passare per dirigerci verso le diverse sale. Anche perché non basta fare un solo passaggio, vale la pena tornare per cogliere meglio quello che si pensa di aver visto. E cosa si vede?

Statue classiche contaminate, allestimenti spiazzanti, luci e simmetrie, schermi con spezzoni di film di Fellini, Derek Jarman, Ridley Scott, Robert Siodmak, Joseph L. Mankiewicz, Gian Luigi Polidoro e altri, voci e passaggi, luce e oscurità. Ogni sala ha un titolo (sempre in latino), un’epigrafe che si ritrova in alto in ciascun ingresso e introduce il tema che sarà proposto secondo un interessante uso simbolico dei prodotti culturali esposti, come scritto, che sono elementi della cultura classica contaminati da una sorta di incursione-permeazione di pratiche ed elementi pop. Ci si ritrova proiettati e immersi in una installazione sicuramente suggestiva e teatrale, in un dialogo tra epoche ed elementi che nel loro incontrarsi emozionano e generano uno straniamento che si avverte nel cogliere le estetiche differenti e lontane, seppur contemporaneamente presenti.

Vita Dulcis inaugura il nuovo corso dell’Azienda speciale Palaexpo e rilancia in modo fattivo il ruolo del Palazzo delle Esposizioni come punto di riferimento per la produzione e ideazione di progetti espositivi inediti, volti a riportare Roma al centro della scena culturale internazionale del contemporaneo. Con la mostra presentata oggi miriamo a un cambio di passo verso la realizzazione di questo disegno ambizioso, che verrà portato avanti anche attraverso collaborazioni più incisive con istituzioni e artisti di livello mondiale come Vezzoli, dichiara Marco Delogu, presidente di Azienda speciale Palaexpo. Il Museo nazionale romano è molto lieto di avviare una proficua collaborazione con l’Azienda speciale Palaexpo, grazie alla quale il pubblico scoprirà, accanto ad alcuni dei capolavori noti del museo, molti oggetti poco conosciuti o addirittura mai visti, che abbiamo tirato fuori dagli ingenti depositi in occasione della mostra. Questi Depositi (Ri)scoperti acquistano un significato particolare grazie alla visione straordinaria di Francesco Vezzoli, che proietta gli oggetti antichi in una prospettiva decisamente contemporanea: una doppia riscoperta quindi dei tesori del Museo nazionale romano grazie all’iniziativa proposta con grande lungimiranza da Marco Delogu, aggiunge Stéphane Verger, direttore del Museo nazionale romano.


di Paolo Ricci