Potere e rapporti ne “La vita intima” di Ammaniti

martedì 27 giugno 2023


Gli scrittori di talento hanno la capacità di scrutare la società contemporanea e di mostraci come è cambiata la comunicazione politica, il rapporto tra la sfera pubblica e quella privata, e la ricerca del consenso nell’era della comunicazione all’epoca di internet e della rivoluzione digitale. Appartiene a questa categoria di scrittori Niccolò Ammaniti, il cui ultimo libro intitolato La vita intima, (collana “Stile libero” di Einaudi), è apparso di recente in libreria. Il libro inizia con Maria Cristina Palma, la moglie del presidente del consiglio Domenico Mascagni, che compie alcuni esercizi nel suo suntuoso appartamento situato dietro piazza Navona. Maria Cristina Palma, un’ex atleta e modella, è una donna bellissima, per la statura maestosa, la proporzione delle leve, le caviglie sottili, la pelle liscia come i petali, tanto da incarnare la bellezza che ha ispirato lungo i secoli artisti come Fidia e Picasso. L’esistenza di Maria Cristina è stata funestata dai lutti e dalle perdite. La madre Teresa, dopo essersi ammalata di cancro, è stata abbandonata dal padre quando aveva dodici anni. Suo fratello Alessio è deceduto in giovane età in Grecia durante una immersione in mare. Il primo marito, lo scrittore Andrea Cerri, di venti anni più vecchio, lo ha perduto a causa di un incidente automobilistico. La sua, dunque, è stata una esistenza funestata dalle sciagure e segnata dal dolore e dalla sofferenza. Per aiutare il marito, un avvocato di successo divenuto premier, Domenico Mascagni, Maria Cristina cura in ogni particolare il suo aspetto e si preoccupa di accreditare l’immagine del marito come quella di un uomo politico che, a differenza dei capipopolo inconcludenti che hanno governato il Paese in passato, ha lasciato la sua professione di avvocato per dedicarsi alla promozione del bene comune con serietà e disinteresse personale.

Nel corso di una festa in cui ha accompagnato suo marito, organizzata dall’associazione degli albergatori italiani, Maria Cristina ha un incontro con un signore che in un primo momento non riconosce. Si tratta di Nicola Sarti, che l’apostrofa con il soprannome di “secca”, con cui veniva chiamata quando frequentava il Liceo Chateaubriand situato nei pressi di Villa Borghese a Roma. A questo proposito, in questo libro in cui Ammaniti analizza come si formano le emozioni e i sentimenti nella coscienza intima della protagonista, osserva che secondo gli studiosi esistono due forme di memoria: la memoria a breve, legata al presente, quella che custodisce le cose che ci aiutano a districarci nel presente; e la seconda forma di memoria, che trattiene le cose essenziali e profonde, che ci toccano nel profondo, quelle che ci determinano e sono alla base delle emozioni che proviamo.

Dai ricordi della sua giovinezza riaffiora la figura di Nicola Sarti, con cui Maria Cristina Palma aveva avuto una breve ed intensa relazione sentimentale. A questo punto nel libro compare la figura di un uomo avvolto dal mistero, chiamato il Bruco, che elabora la strategia della comunicazione del governo, per accreditare l’immagine di Domenico Mascagni come quella dello statista disinteressato e competente che per spirito di servizio ha accettato di ricoprire il ruolo di capo del governo. Per il Bruco era inevitabile che accanto ad uno schieramento che in internet disprezzava ed odiava Maria Cristina Palma ed il marito premier, ve ne fosse un altro, formato da persone colte ed istruite, favorevole alla coppia e pronto a riconoscersi nella figura dei coniugi Mascagni. Nel libro Domenico Mascagni viene presentato come un uomo che per i suoi impegni di governo sovente si trattiene nell’appartamento di Palazzi Chigi e rientra nella sua casa e da sua moglie solo in rare occasioni. Maria Cristina, rimasta orfana negli anni della adolescenza, è stata educata dai nonni, in particolare da sua nonna Irene Salimbene, che gestiva i suoi terreni in Toscana. È cresciuta nell’esclusivo quartiere Parioli a Roma insieme a suo fratello Alessio. Frequentando la scuola di Formello, visto che suo nonno possedeva una villa nel quartiere residenziale dell’Olgiata, Maria Cristina Palma per la sua avvenenza fin da giovane ha dovuto subire le cattiverie e le gelosie delle sue compagne di scuola. Per questo in seguito venne iscritta al Liceo Chateaubriand di Roma.

Come moglie del premier, Maria Cristina Palma ha una segretaria personale che ne cura l’immagine e i rapporti con la stampa. Con Caterina Gamberini discute della proposta di un’intervista, che dovrebbe rilasciare alla grande giornalista Mariella Reitner. La Reitner, che ha intervistato grandi figure della politica mondiale e seguito gli avvenimenti internazionali, come la Guerra del Golfo e quella in Afghanistan, suscita timori e preoccupazioni nell’animo di Maria Cristina; quest’ultima infatti ammette ed è consapevole di non sapere nulla di politica e di quanto accade nel mondo. Per superare i suoi dubbi, e nella convinzione di fare un favore a suo marito, promuovendone l’immagine di statista, Maria Cristina incontra la giornalista in un luogo in cui vengono praticati i massaggi per la cura dello spirito e del corpo. La Reitner, per fugare i dubbi di Maria Cristina, osserva che la sua sarà una intervista calma e rilassata, nel corso della quale non si deve preoccupare di dire cose profonde ed intelligenti. Per la giornalista nessuno dice cose profonde e intelligenti, ma il più delle volte nelle interviste si affermano cose vere oppure cose false. Uscendo dal luogo in cui ha incontrato la giornalista, Maria Cristina per la seconda volta in via Borgognona casualmente incontra Nicola Sarti, il quale la riconosce e la invita, visto che è un imprenditore del settore alberghiero, a visitare un hotel in ristrutturazione situato dietro via dei Condotti. Dopo aver pranzato insieme in un albergo in fase di restauro, Sarti invia a Maria Cristina alcune foto e un video intimo girato quando erano giovani e uniti da un legame sentimentale sulla barca nei pressi dell’isola di Lipari. Lei, preoccupata che il video possa finire su internet e provocare danni enormi a suo marito compromettendo la sua figura pubblica, mentre si trova dal parrucchiere viene colta da una crisi di nervi. Sono pagine comiche ed esilaranti che, tuttavia, mostrano come il potere della comunicazione nell’era di internet possa annullare il confine che separa la vita pubblica da quella privata. Maria Cristina si chiede, in preda al tormento, se Nicola Sarti abbia intenzione di ricattarla per chiederle denaro oppure favori, visto che è la moglie del presidente del Consiglio.

Domenico Mascagni in un dialogo privato ed intimo con sua moglie, smentisce i pettegolezzi in base ai quali lui avrebbe una relazione con la sottosegretaria Gilardoni, osservando che in questo mondo la cattiveria ti viene da quanti ti stanno vicino, e attribuendo la responsabilità di questo pettegolezzo calunnioso a Siniscalchi, un politico che ha nominato ministro nel suo governo. A teatro, mentre assiste alla rappresentazione della Tosca, Maria Cristina, che si è agghindata seguendo le indicazioni del Bruco per colpire l’immaginario collettivo e sostenere l’azione politica del marito, incontra la sottosegretaria Gilardoni, di cui nel libro vi è un ritratto memorabile. Maria Cristina è consapevole che la vita ed i suoi meccanismi non abbiano senso, sicché nessun percorso filosofico o processo razionale può aiutare a comprendere le sofferenze provocate dai lutti e dalle perdite. Il dolore nella esistenza di Maria Cristina è ciclico, scompare in alcuni casi per consunzione e si rinnova in modo inaspettato come un bulbo a primavera. Per ricevere il ministro del commercio belga in visita in Italia, Maria Cristina si reca nella sua villa in campagna, situata nella tenuta Bastoni, ereditata dalla nonna, azienda agricola in crisi a causa di un amministratore disonesto e dell’ingresso del marito in politica. In seguito al ruolo pubblico assunto dal marito, l’azienda di Maria Cristina è stata sottoposta a frequenti controlli da parte della magistratura e della Guardia di finanza. Dalla sua tenuta toscana Maria Cristina, preoccupata per il suo video intimo riemerso dal passato, decide di incontrare il Bruco, l’uomo misterioso che si occupa della strategia di comunicazione del governo guidato da suo marito. L’incontro con il Bruco è descritto in modo straordinario, visto che avviene in mezzo alla natura lussureggiante dell’Abruzzo. Per il Bruco vi è una piccola porzione della popolazione che passa l’esistenza scrutando l’orizzonte, individui inclini a non accettare le verità imposte dall’alto. Sono sempre alla ricerca dei poteri occulti e dei complotti, e per questo elaborano una anti-narrazione che li induce a dubitare di ogni avvenimento, che per la maggioranza delle persone funzionano come collante collettivo. Queste persone dubitano di chiunque abbia potere sulle loro esistenze. Secondo il Bruco, nel caso in cui il video intimo di Maria Cristina dovesse finire in Rete, a trionfare sarebbe la verità della carne, e lei potrebbe diventare la prima donna presidente del Consiglio della storia d’Italia.

Questo libro di Niccolò Ammaniti racconta il mondo contemporaneo con uno sguardo profondo, mostrando come è cambiata la vita degli uomini pubblici nell’era della rivoluzione digitale. Colpisce nella narrazione l’eleganza dello stile della scrittura e la bellezza poetica delle sue immagini.


di Giuseppe Talarico