Trentacinque anni senza Andrea Pazienza

sabato 17 giugno 2023


Un genio. Il simbolo di una generazione. Una scintilla che ha origine a San Benedetto Del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Un fuoco che arde e che divampa sulle tavole da disegno. Una fiamma che, sulla vita terrena, si spegne il 16 giugno del 1988 a Montepulciano, in Toscana. Andrea Pazienza, però, è vivo. Non solo nell’immaginario collettivo. Ma anche in chi è cresciuto a suon de Le straordinarie avventure di Pentothal o seguendo le storie di Zanardi, liceale senza ambizioni, violento, impersonificazione plastica del vuoto di coscienza.

Ce ne vorrebbero di Pazienza. Nichilista sì, ma con finestre lasciate aperte sulla vita e l’amore. Con un’idea precisa: “Mai tornare indietro, neanche per prendere la rincorsa”.

Corre veloce l’artista. Qua e là emergono storie che ne amplificano la grandezza. E quell’impronta che lo marchia come un rivoluzionario. A 18 mesi il primo disegno riconoscibile: un orso. A scuola dimostra che la sua mano ha un’altra velocità, un po’ come quando nella partita di calcio tra bambini c’è il ragazzino che ha una marcia in più. Il percorso formativo, dopodiché, ha come tappa Bologna, il Dams, una casa occupata, il fumetto.

Tutto va a mille all’ora. È una macchina senza freni Pazienza: macina storie e personaggi. Inquadra la società dell’epoca, osservandola per quella che è. È conteso dalle riviste e dagli artisti. Poi la caduta e il rifugio di Montepulciano. E nel frullatore dei ricordi, ancora oggi, si mescolano senza perdere il sapore il Glamour Book, la Settimana ha otto dì, Pertini, Perché Pippo sembra uno sballato, Pompeo e molto, molto altro ancora.

Nonostante tutto, forse, c’è il dovere di ricordarlo. Per tanti motivi, come questo: “È assurdo pensare di ritrovarsi un giorno colti, quando non si è letto un libro, o rispettati, se ci si è sempre comportati ingiustamente. Questi sono miracoli che non possono succedere, così come dal giallo con l’azzurro nascerà sempre il verde, non il rosa o il marrone: è verde. Verde matematico”.


di C.B.