venerdì 9 giugno 2023
La storia è stata quasi sempre la narrazione di fatti singoli oppure di accadimenti concatenati fra loro o anche l’analisi di periodi ai quali è stato assegnato un nome, come nel caso della preistoria, medioevo, rinascimento, ecc. Le analisi sono ancora di carattere economico, sociale, militare, sanitario se sono settoriali o globali quando sono elaborate dalle interrelazioni di tutti i fattori fra loro. In questo libro lo storico Marcello Flores si focalizza sul tema del tradimento in tutte le sue sfaccettature limitandone l’arco temporale nel secolo che va dal 1914 al 2014.
Tradimento e defezione sono comportamenti che esistono da quando gli umani hanno iniziato ad abitare la terra in gruppi organizzati. All’interno di questi ambiti sociali abbiamo la presenza di persone che si distaccano, che fanno scelte diverse e perfino contrarie ai valori del gruppo di appartenenza.
I fatti sono descritti senza filtri né pregiudizi, con un’attenta analisi delle circostanze. Il tradimento non accade solamente per denaro, anche se è il motivo prevalente e non riguarda solamente le persone. La prima parte del libro tratta il tradimento di intere nazioni e di popoli che sono stati perseguitati e sterminati. Il pensatore Toni Negri considerava la defezione un’arma del sistema. Si possono individuare vari fenomeni quali il pentitismo, l’informatore (whistleblower) che agisce soprattutto all’interno di strutture governative o di aziende di dimensioni mondiali, l’informatore di giustizia.
Il testo si suddivide in sei parti. Inizia con la guerra delle patrie, prosegue il tradimento negli anni Venti. Nella terza parte analizza il tradimento come tema ossessivo dei totalitarismi e nei conflitti in corso. Il marchio di “traditore” diventa la scusa principale per procedere a sanguinose decimazioni di soldati sul campo e per eliminare gli avversari interni e i dissidenti in generale. Il quarto capitolo descrive il cupo intermezzo fra la prima e la Seconda guerra mondiale. La sindrome del tradimento ha la sua più compiuta manifestazione durante la Guerra fredda. Il clima di sospetto e di diffidenza era incrementato dalle numerose defezioni in campo avverso attuate da spie rese famose da studi, da libri e da film che continuano ad attirare l’attenzione di un vasto pubblico di curiosi. Nell’ultima parte l’autore fa notare che il tradimento si è esteso con la globalizzazione. Si sono affievoliti i nazionalismi, le ideologie, le appartenenze culturali per dare spazio ad equilibri a geometria variabile dove nessuno è al sicuro. Abbiamo pertanto un mondo di tutti contro tutti, con l’attenzione esclusiva alle proprie convenienze individuali.
Il testo è stato pubblicato nel 2017, ma è ancora di notevole attualità se consideriamo lo stato conflittuale del tempo presente in numerose parti del mondo.
Il “Secolo dei tradimenti” è un libro da leggere subito per intero per rileggerlo nei punti che i lettori troveranno di maggiore interesse. Un ottimo strumento di consultazione!
Marcello Flores, Il secolo dei tradimenti, Il Mulino, 2017, pagine 323, euro 24.
di Manlio Lo Presti