venerdì 26 maggio 2023
Puntuale anche in questa settimana di fine maggio la rubrica de L’Opinione delle Libertà che dà voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo il libro “L’armonia dei frutti bacati” di Roberto Tiraboschi (Edizioni E/O).
Roberto Tiraboschi è nato a Bergamo e vive tra Roma e Venezia. Drammaturgo e sceneggiatore, ha scritto per diversi registi italiani. Le Edizioni E/O hanno pubblicato anche i romanzi Sguardo 11 e Sonno, vincitore del Premio nazionale di narrativa Bergamo e del Premio Stresa di narrativa, nonché la saga in tre volumi sulla nascita di Venezia, La pietra per gli occhi, La bottega dello speziale e L’angelo del mare fangoso. Nel 2021 è uscito Il rospo e la badessa, uno dei romanzi vincitori del Premio Selezione Bancarella 2022 nonché tra i finalisti del Premio Bancarella 2022.
La Storia
Un racconto vivace e appassionante sulla ricerca della propria identità, una sorta di percorso ad ostacoli tra gli imprevisti che la vita ci presenta. Pagina dopo pagina il lettore viene catapultato in scorci esistenziali assai movimentati, ammaliato da una serie di risvolti a dir poco sorprendenti.
“Hanno finito gli studi, non sono più giovani ma non sono ancora adulti, cercano un lavoro attraverso cui realizzarsi e rendersi indipendenti, vagano in una Milano da incubo che brucia ogni occasione, sperimentano, provano strade diverse, non si fermano davanti a nulla: sono disposti a rubare l’identità degli altri, a mentire, a tradire un’amicizia, a creare dipendenza affettiva. Rincorrono nonostante tutto un’armonia perduta. Tre giovani adulti alla ricerca disperata di una direzione da dare alla propria vita attraversano una Milano sfolgorante e ubriaca, alla vigilia dell’epidemia di Covid. Ognuno di loro è un frutto bacato. Milena, depressa bipolare, insegue il sogno assoluto di una carriera come attrice teatrale. Sabrina disperde le sue energie in mille lavori inutili, cercando di rimarginare una cicatrice segreta nascosta nel suo passato. Guglielmo, narcisista patologico, riesce a realizzare sé stesso solo attraverso relazioni malate, in un mondo di sola apparenza. Non si fermano davanti a nulla”.
Incontri apparentemente casuali si snodano all’interno di un circuito narrativo tanto nudo quanto efficace. I protagonisti di questa storia si sfiorano costantemente senza mai allinearsi sulla stessa frequenza, lasciando entrare in campo pure altri fattori, altri personaggi. Tutto è in continuo movimento, anche quando il mondo sembra fermarsi, l’importante è saper raccogliere le proprie idee e indirizzarle verso un obiettivo concreto. Un romanzo sagace ed esuberante, in grado di stimolare mente e cuore.
di Michele De Angelis