“Fondata sul lavoro”, giovedì 20 aprile viene presentato il libro

venerdì 14 aprile 2023


Fondata sul lavoro è un romanzo di Alfonso Celotto (edito da Mondadori). La presentazione del libro è prevista giovedì 20 aprile, alle ore 15, nella Sala Einaudi della sede romana di Confedilizia. Dopo il saluto introduttivo del presidente dell’organizzazione Giorgio Spaziani Testa, la giornalista economica dell’Ansa Mila Onder intervisterà Celotto, professore ordinario di Diritto costituzionale, Università degli Studi Roma Tre. Fondata sul lavoro è ambientato nel febbraio 1947. Alla fine della Seconda guerra mondiale, Carmela viene mandata dalle campagne a servizio a Roma. Ha ventidue anni: quasi analfabeta, molto procace, sveglia. Trova lavoro presso la casa del Dottore, brillante giurista e politico rampante, deputato in Assemblea costituente. I lavori dell’Assemblea proseguono a fatica: Democrazia cristiana, liberali e comunisti non riescono a trovare un accordo. Tutto doveva essere pronto per la fine del 1946 e invece è pronto soltanto il progetto. L’articolo 1 della nuova Carta recita: “L’Italia è una repubblica democratica”.

Senza aggettivi, senza specificazioni. E qui si apre il vero conflitto. Va scritto un preambolo della Costituzione, ma soprattutto va scelto il fondamento della repubblica. Le influenze si intrecciano e si sommano, e il Dottore diventa il perno della trattativa, per la sua abilità giuridica e diplomatica. Lavora molto. Di giorno sempre in giro per riunioni, la notte alla scrivania, a casa. Carmela si incuriosisce: tutte le mattine trova la scrivania del Dottore ingombra di carte e foglietti. Rimettendola a posto, non può fare a meno di notare che tra gli appunti ci sono pezzi di articoli della nuova costituzione. Articoli che suscitano l’attenzione di Marcello, il suo fidanzato: dirimpettaio, aspirante magistrato, appassionato di politica. Le cose, intanto, si complicano, e aumentano le pressioni di americani e russi. E se fosse possibile accontentare tutti? Forse il testo dell’articolo 1 potrebbe essere il vero compromesso. E forse sulla scrivania del Dottore c’è una traccia. Confusa fra i foglietti copiati da Carmela e riscritti da Marcello, che forse non è soltanto un bravo ragazzo che studia per fare il magistrato.


di Redazione