Visioni. “Grosso guaio all’Esquilino”, un incerto sketch lungo 90 minuti

venerdì 7 aprile 2023


Grosso guaio all’Esquilino - La leggenda del Kung fu del duo YouNuts! è una parodia, dichiarata solo nel titolo, del celebre film di John Carpenter del 1986. Ma niente dello spirito canzonatorio di Grosso guaio a Chinatown rivive nel lungometraggio interpretato da Lillo Petrolo. La nuova pellicola targata Amazon Prime Video (da ieri in streaming sulla piattaforma) è soprattutto una rilettura umoristica dell’infinita saga di Karate Kid. Scritto da Filippo Barbagallo, Simonetta Greco e Alessandro Logli, il film è prodotto da Lucky Red. Il duo di registi con una lunga esperienza nella realizzazione di video musicali approda al cinema tre anni fa, dedicandosi a operazioni dichiaratamente di genere. Il debutto avviene nel 2020 grazie a un copione di Enrico Vanzina: l’approssimativa commedia sentimentale intitolata Sotto il sole di Riccione. Seguono l’improbabile …Altrimenti ci arrabbiamo!, remake dell’omonimo film diretto da Marcello Fondato nel 1974, un grande successo interpretato da Bud Spencer e Terence Hill. Lo scorso anno il duo YouNuts! gira Con chi viaggi, deludente road movie con lo stesso Lillo, Alessandra Mastronardi, Michela De Rossi e Fabio Rovazzi. La nuova storia che vede protagonista l’apprezzato comico romano è ambientata nel quartiere multietnico di Roma. Davide (Riccardo Antonaci) è un tredicenne che vive a Roma con la madre Asia (Carolina Crescentini), nel quartiere Esquilino.

Il ragazzino, molto timido, è innamorato di una coetanea di origine indiana, Yasmin, ma trascorre gran parte del tempo insieme all’amico del cuore Yang. Entrambi hanno come obiettivo vitale quello di evitare Nadir, bullo di quartiere che li tormenta appena può picchiandoli e deridendoli. Quando Davide incontra Martino (Lillo), un attore di film di serie B, noto per aver girato molti anni prima un filmaccio, Cintura nera scontro totale, pensa di aver risolto i suoi problemi. Martino in realtà è male in arnese e finge di essere un maestro dell’arte marziale del Kung fu. Attraverso questa menzogna, l’uomo diventa il guru dell’ingenuo Davide e si innamora anche della madre, che gestisce un ristorante cinese e insegna in una scuola di teatro per migranti. Per fortuna, dietro Martino appare un vero maestro di Kung fu come Nando-Nan Do (Giorgio Colangeli). Ma dal passato c’è chi ha voglia di vendicarsi, come l’antagonista dell’unico film girato da Martino, Achille (Yoon C. Joyce), il feroce guerriero senza paura.

Con tutta evidenza, sin dalla sinossi, appaiono evidenti i limiti del film firmato dal duo YouNuts! Si tratta di un progetto partorito all’interno del Centro sperimentale di cinematografia. Non a caso. Infatti, il lungometraggio di un’ora e 29 minuti suona come una sorta di versione allungata di un corto di diploma, con un’aggravante: le idee sarebbero state povere persino per un film breve. Ovviamente all’opera mancano tutte le caratteristiche dei generi a cui dichiaratamente si ispira. A cominciare dal cinema sportivo, per proseguire con i film sulla seconda chance, fino alla terrificante parte da teen movie. Grosso guaio all’Esquilino è un incerto sketch che soffre in tutti i reparti: dalla recitazione approssimativa alla regia indolente, dai costumi abbozzati alle scenografie fumettistiche.


di Andrea Di Falco