Donata al Papa la “Barca di Pietro”

giovedì 16 marzo 2023


Ricostruita sul modello di una imbarcazione di 2000 anni fa

Da ieri, anche il piccolo Stato della Città del Vaticano possiede una navicella, donata al Papa dalla famiglia Aponte, storici armatori di Nlg-Navigazione Libera del Golfo, con la collaborazione dell’Istituto Diplomatico Internazionale. Si tratta della “Barca di Pietro”, una copia perfetta dell’imbarcazione di circa duemila anni fa ritrovata nel 1986 sul lato nord-ovest del lago di Tiberiade ed oggi esposta nel museo israeliano Yigal Allon di Ginosar.

La piccola imbarcazione, realizzata dalla storica famiglia Aprea, maestri d’ascia sorrentini, è tipica dell’epoca di Gesù e si caratterizza per uno scafo di 8,8 x 2,5 metri, albero di 8 metri con pennone di 6 metri, vela quadra e cavi in fibra di canapa, a prua e a poppa due piccole coperte, due timoni. La costruzione è stata realizzata a mano con la tecnica dei “leggi ad incastro” sulla base di studi archeologici e utilizzando materiali d’epoca, mentre per le parti andate perse gli artigiani hanno fatto riferimento a mosaici dell’epoca che si trovano al piazzale delle Corporazioni di Ostia, al graffito della nave “Europa” di Pompei, al bassorilievo con veduta del “Portus Augusti” nella collezione Torlonia.

Prima dell’udienza generale, il Pontefice ha benedetto la navicella che ha voluto definire come “barca di tutti”. Paolo Giordani, presidente dell’Istituto Diplomatico Internazionale nel suo intervento ha rilevato che “con questo omaggio al Sommo Pontefice dopo dieci anni di ministero abbiamo voluto dare corpo ad un’immagine di straordinario valore simbolico”.

Maurizio Aponte, direttore di Nlg, ha sottolineato l’impegno di “tutti coloro che con entusiasmo hanno contribuito alla ricerca, agli studi storici, alla fornitura dei materiali identici agli originali e ai maestri d’ ascia che per tanti mesi ci hanno lavorato” è ha ringraziato il “Governatorato dello Stato Città del Vaticano, che ha mostrato interesse per il progetto consentendo di realizzarlo”, e “l’Istituto Diplomatico Internazionale, che ha collaborato nella fase di ideazione e presentazione”. Aponte ha concluso augurando che “il modello della Barca di Pietro possa regalarci nuove emozioni”.

Adesso, provvisoriamente la navicella si trova nella Sala Paolo VI, ma potrebbe effettivamente essere veramente emozionante e suggestivo se, tra le varie ipotesi di destinazione, dovesse divenire realtà l’idea di far navigare la piccola imbarcazione, che può trasportare a bordo fino a quindici passeggeri, sul lago di Tiberiade, dove gli apostoli Pietro e Andrea facevano i pescatori e dove Gesù dormì durante una tempesta su una barca simile a quella donata al Papa. In questo caso, dopo 153 anni dalla fine dello Stato Pontificio potrebbe tornare a sventolare la bandiera del Vaticano su un’imbarcazione.


di Laura Bianconi