Visioni. “Chase – Scomparsa”, un film d’azione di serie B

venerdì 27 gennaio 2023


Gerard Butler è il protagonista di un modesto thriller dai toni morbosi. L’attore scozzese, in Chase – Scomparsa di Brian Goodman, interpreta il ruolo di un marito disincantato in cerca della moglie sparita nel nulla dopo una sosta in una stazione di servizio. Il film, distribuito in Italia direttamente sulla piattaforma Prime Video dal 10 ottobre 2022, racconta la storia di una coppia. Will Spann (Butler), un facoltoso imprenditore edile, deve accompagnare Lisa (la bellissima e inespressiva Jaimie Alexander) dai genitori. Marito e moglie vivono un’inevitabile “pausa di riflessione”. Tra i due regna una difficile comunicazione. Lui è completamente dedito al lavoro, lei accusa frequenti fasi di depressione. Dopo la sparizione di Lisa, Will chiede notizie a tutti clienti. Alla fine, cede allo sconforto e chiama la polizia. A questo punto inizia corsa contro il tempo, alla ricerca di indizi che lo porteranno alla scoperta di una fosca verità. Il prologo viene inaugurato da una domanda inquietante che il detective (un saccente Russell Hornsby) pone a uno dei possibili sospettati: “L’hai uccisa?”.

Il quesito dà il via a un lungo flashback che si dilata per i due terzi di un film dalla durata canonica, poco più di novanta minuti infarciti di istinti reazionari. Persino le forze dell’ordine aderiscono alla tipica ideologia da Far West del cinema americano Anni Ottanta. Will, che dovrebbe intendersi di appalti e di costruzioni, in realtà è un picchiatore dedito alla brutalità. Anzi, la difficile situazione sentimentale appare come il vero pretesto per l’uso compiaciuto dell’ultraviolenza. La tensione che Goodman cerca di creare si disperde in un finale poco coraggioso, costellato da sparatorie gratuite ed esplosioni, in un’isolata fattoria di campagna.

Butler, anche produttore, veste i panni di uno sconfitto che, pur di ritrovare la moglie, decide di farsi giustizia da sé, abbandonandosi alla ferocia. Con tutta evidenza, il meccanismo narrativo è fin troppo simile ad altri film di vendetta. Il film denuncia tutta la propria inadeguata superficialità. L’approfondimento psicologico dei personaggi è bandito. Le motivazioni credibili e i moventi logici sono del tutto assenti. Resta solo il piacere perverso del furore primordiale. Persino le figure di secondo piano, come i genitori della donna (Bruce Altman e Cindy Hogan), appaiono poco verosimili, quasi impassibili nel loro dolore. In una pellicola che dovrebbe rappresentare il trionfo dell’amore inquieto, mancano i sentimenti necessari: passione, emozione, tormento. Chase – Scomparsa è un film d’azione di serie B, in cui regia, scrittura e recitazione latitano.


di Andrea Di Falco