sabato 21 gennaio 2023
Si autodefinisce “architettrice” ed è la prima architetta dell’Europa preindustriale. Giovanni Briccio è un padre illuminato e la introduce nel mondo artistico ed intellettuale dell’epoca trasformando la sua passione in un’occupazione. Verso il 1630 Plautilla ottiene primi incarichi artistici anche grazie agli appoggi dell’abate Elpidio Benedetti (1609-1690) che, il cardinale Barberini, invia in Francia, dove diventerà il fiduciario del cardinale Mazzarino, che lo fa ritornare in Italia come rappresentante dei suoi interessi. Esperto e appassionato d’arte, l’abate Benedetti elabora con Plautilla il progetto della scalinata di Trinità dei Monti, che poi non fu realizzato.
Plautilla è una pittrice esperta. Dimostra attenzione per gli aspetti psicologici. Suo è il dipinto “Madonna con bambino”, realizzato nel 1640, situato nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, Roma.
Si narra che ebbe difficoltà ad ombreggiare una parte dell’opera. Dopo un breve riposo, al suo risveglio trovò il quadro completato. Per questo episodio decise di fare voto di castità per evitare di finire in monastero come nubile e per sottrarsi ad un matrimonio combinato. Sarà l’autrice di altri raffinati dipinti quali “La Presentazione del Sacro Cuore di Gesù all’Eterno Padre” (1672), tempera presso il Vaticano; lo “Stendardo della Compagnia della Misericordia” (1675), raffigurante la nascita e il martirio del Battista visitabile a Poggio Mirteto e la “Madonna del Rosario” con i santi Domenico e Liborio, 1683-1687 ca., olio su tela. Poggio Mirteto, Collegiata di Santa Maria Assunta. Nella chiesa di San Luigi de Francesi, accanto alla Cappella Contarelli con i dipinti di Caravaggio, presiede la realizzazione della Cappella Benedetti dove troviamo un altare barocco alla maniera del Bernini, suo contemporaneo. Nella cappella abbiamo un’altra opera di Plautilla: “San Luigi IX di Francia tra la Storia e la Fede” (1676-1680) in omaggio al monarca francese Luigi XIV, di cui l’abate Benedetti è sostenitore e agente in Italia. Nella Roma barocca dove rivaleggiano giganti come Bernini e Borromini, il ritratto del monarca francese suscita polemiche e tensioni politiche. Il re viene ritratto come difensore del cattolicesimo contro l’avanzata protestante.
Il progetto della sua vita è Villa Benedetta, posta su una collina a ridosso di Porta San Pancrazio, nominata Villa del Vascello, perché raffigurante un vascello su uno scoglio. Sono a disposizione i progetti iniziali della villa, dove sono evidente le capacità creative e stilistiche di Plautilla. Di questa opera grandiosa è rimasto poco a causa delle cannonate dei francesi nei combattimenti della Repubblica Romana del 1849.
Molti sono i rimandi culturali che Plautilla ha valorizzato al massimo livello. Ha lavorato con Gian Lorenzo Bernini, Pietro da Cortona, Andrea Sacchi, Giovan Francesco Grimaldi e Giovan Francesco Romanelli. È molto probabile che abbia frequentato l’atelier del Cavalier d’Arpino.
Lavora con l’erudito romano, amico intimo del cardinale Barberini, Antonio degli Effetti, che parla di lei nel suo libro “Discorso sullo Studiolo di pittura nella Galleria della Ricchezza”. Nell’Archivio di Stato a Roma sono raccolti sette disegni del Vascello a firma della Signora Plautilla Bricci architettrice. Nel 1675 viene incaricata dal papa Urbano VIII di creare lo stendardo processionale su una tela grande, dipinta su entrambi i lati. Il suo stile si sviluppa tra il classicismo e il barocco con un successo personale che le è stato possibile grazie alla sua abilità di muoversi nel difficile momento storico di una Roma invischiata nelle lotte fra differenti visioni politiche, artistiche e culturali.
Dopo la morte del fratello Basilio, Plautilla in età avanzata e sola, si ritira nel monastero di Santa Margherita a Trastevere dove si spegne il 13 dicembre del 1705.
di Manlio Lo Presti