“Dostoevskij”, al via le riprese della serie Sky dei Fratelli D’Innocenzo

giovedì 6 ottobre 2022


Sei episodi in esclusiva su Sky. Dostoevskij è la nuova serie tivù prodotta da Paco Cinematografica e firmata dai fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo. Il racconto televisivo vedrà come protagonista Filippo Timi nei panni di Enzo Vitello, un brillante detective dal passato doloroso. Del resto del cast fanno parte Gabriel Montesi, Carlotta Gamba, Federico Vanni. La serie tivù arriverà prossimamente su Sky e in streaming su Now in tutti i Paesi in cui Sky è presente, compresi Regno Unito, Irlanda, Italia, Germania, Austria e Svizzera. Nbc Universal Global Distribution è il distributore internazionale, si occuperà delle vendite per conto di Sky Studios.

I fratelli D’Innocenzo hanno appena battuto il primo ciak di Dostoevskij, la loro prima serie tivù di cui sono anche sceneggiatori. Il loro percorso registico prende il via dal promettente film La terra dell’abbastanza e dal diseguale Favolacce, Orso d’Argento per la sceneggiatura alla Berlinale. Infine, America Latina, presentato alla 78ª Mostra del cinema di Venezia.

Dostoevskij segue le indagini di un poliziotto Enzo Vitello, che si trova a indagare sulla scia di sangue di uno spietato omicida seriale, soprannominato “Dostoevskij” a causa delle lettere piene di dettagli macabri che lascia sulle scene del crimine. Ossessionato dalle parole del killer, il poliziotto arriva al punto di intraprendere una pericolosa indagine in solitaria, avvicinandosi sempre di più all’inquietante verità. Dostoevskij segue l’indagine più complessa di tutte: il vero crimine è vivere?

Dostoevskij – affermano i fratelli D’Innocenzo – è la storia di un uomo, di un poliziotto, di un fantasma, di un inverno, di una figlia, di un amico, della fine di un amico, di un fiume, di un assassino, di un pesce splendente, di una mano rotta, di una figlia abbandonata, di una colonscopia, di un caricabatterie, di un collega più bravo, di un orfano, di un orfanotrofio, di una gravidanza, di una figlia persa, di un collega più giovane, di un occhio lavato dentro un lavandino, di una malattia. Dostoevskij è la battaglia decisiva tra tutti questi elementi del mondo”.


di Eugenio De Bartolis