Jeannette Rankin, la prima deputata degli Stati Uniti

lunedì 12 settembre 2022


Jeannette Rankin nasce l’11 giugno del 1880 a Missoula, Montana. È la prima di sette figli. Si laurea in biologia all’Università del Montana nel 1902. Prosegue i suoi studi nella New York School of Philantropy. Successivamente, frequenta la Columbia, School of Social Work. Inizia il lavoro sociale nel 1909 nella città di Seattle. Nel corso dei cinque anni successivi, intraprende una battaglia per il voto alle donne in sedici Stati americani. Il diritto di voto è in vigore nel Montana nel 1914. Ricopre nel 1914 l’incarico di segretaria legislativa della National American Woman Suffrage Association. Ottiene successi nella sua campagna per il voto femminile in Montana. All’età di trentasei anni nel 1916 è eletta prima rappresentante femminile alla Camera Usa. Propone una legge che consente alle donne di avere la cittadinanza indipendentemente da quella dei mariti. Si impegna per sostenere l’igiene per il settore della maternità e l’infanzia. Sostiene una legislazione per la parificazione salariale fra uomini e donne.

È deputata quattro anni prima che la modifica del diciannovesimo emendamento aprisse al diritto di voto alle donne. Alla prima votazione del Congresso mostra subito la sua posizione pacifista e un grande coraggio. Già nel primo giorno Jeannette, con altri 49 deputati, vota contro la richiesta del presidente Thomas Woodrow Wilson di dichiarare guerra alla Germania. Per questa presa di posizione perde molti dei suoi sostenitori e certifica la sua fine politica. A fine mandato decide di candidarsi al Senato. Non ci riesce ma continua tenacemente la sua battaglia pacifista come cittadina attivista dei diritti civili delle donne. Viene rieletta alla Camera dei rappresentanti nel 1940. Nello stesso anno viene incendiata la sua casa e lei si trasferisce altrove. Nel 1941 si trova di nuovo di fronte alla richiesta di dichiarare guerra al Giappone dopo il caso di Pearl Harbor. È l’unica a votare contro!

Al termine del suo secondo mandato decide di non essere rieletta anche a causa delle crescenti ostilità degli ambienti politici dell’epoca. Continua le sue battaglie contro la guerra. Nel 1960 fonda in Georgia una fattoria cooperativa di donne autosufficienti. Organizza congressi pacifisti in tutto il mondo. Conosce Gandhi. Il suo pacifismo diventa più intenso, con effetti in tutti gli Stati Uniti. Manifesta contro il conflitto del Vietnam. All’età di ottantasette anni manifesta contro la guerra in Indocina con la “Brigata Jeannette Rankin” formata da cinquemila donne davanti al Campidoglio. Nel 1972 si ammala e non riesce più a viaggiare. Viene circondata dall’affetto di parenti e di moltissimi amici e sostenitori. Muore nel 1973 a Carmel, California all’età di novantadue anni. Con il suo lascito viene fondata la Jeannette Rankin Foundation, con sede ad Atene, in Georgia.

(*) Nella foto, Jeannette Rankin, portrait painting, Sharon Spung 2004.


di Manlio Lo Presti