Venezia 79: cinema di qualità e dispute inutili

mercoledì 7 settembre 2022


Alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia se ne vedono e sentono di tutti i colori, non ultimi i due fatti che hanno destato particolare attenzione sui media nei due giorni appena trascorsi e di cui ancora si sente parlare perché, come si sa, ormai tutto diviene virale e i social network amplificano spesso più del necessario immagini, polemiche e questioni varie. La prima è quella che riguarda Harry Styles che all’arrivo in Sala grande per la proiezione del film di Olivia Wilde Don’t worry darling, poco prima di sedersi, pare abbia sputato addosso a Chris Pine. Il video di questa presunta azione (molti dubitano che sia andata così) è divenuto virale, ha destato sdegno e sicuramente ha fatto notizia.

L’altra questione riguarda Gianni Amelio, in concorso con Il signore delle formiche che in conferenza stampa ha inveito contro il critico Fabio Ferzetti dicendo “(…) non voglio avere rapporti con te per la vita, il tuo giornale faceva bene a mandare qualcun altro”. Amelio ce l’ha con Ferzetti per un titolo (non a opera del critico ma dei titolisti del magazine su cui scrive) riferito ad Hammamet di Amelio. I critici si sono stretti intorno a Ferzetti mostrando piena solidarietà se non altro anche per difendere il diritto di critica, qualora ve ne fosse stato bisogno.

Ma venendo alla giornata di oggi e messe da parte le dispute, il cinema torna a brillare sul Lido con altri grandi nomi. Si inizia con Florian Zeller, scrittore e regista francese, vincitore nel 2020 dell’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale per il suo film The Father, che sarà in concorso con la pellicola The son con un cast stellare: Hugh Jackman il Wolverine degli X-Men, che arrivato al Lido ha risvegliato gli animi dei fan, Laura Dern (Jurassic World - Il dominio, The Founder, Il dottor T e le donne), Vanessa Kirby (Mission: Impossible – Fallout, Fast & Furious - Hobbs & Shaw, Il mondo che verrà), il giovane Zen McGrath, il grande Anthony Hopkins, vincitore dell’Oscar come miglior attore protagonista sempre per The Father e Hugh Quarshie (Red Sparrow, Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma).

In concorso anche Alice Diop con Saint Omer, la sua opera prima. Ricordo il documentario fuori concorso Freedom on Fire: Ukraine’s Fight for Freedom di Evgeny Afineevsky. Infine segnalo sempre fuori concorso Dreamin’ wild di Bill Pohlad con Casey Affleck (Interstellar, Ocean’s Thirteen, Ocean’s Twelve) e Zooey Deschanel (Rock the Kasbah, (500) giorni insieme, E venne il giorno).


di Paolo Ricci