Venezia 79, oggi Guadagnino con il suo “Bones and all”

venerdì 2 settembre 2022


Bones and all di Luca Guadagnino è il primo film italiano in concorso alla 79ª Mostra del cinema di Venezia (in programma fino a sabato 10 settembre). Il lungometraggio è in programma oggi al Lido, alle 19, in Sala Grande. Gli altri quattro film nazionali sono: Il signore delle formiche di Gianni Amelio, con Luigi Lo Cascio, Elio Germano e Sara Serraiocco; Chiara di Susanna Nicchiarelli, con Margherita Mazzucco; Monica di Andrea Pallaoro; L’immensità di Emanuele Crialese, con Penelope Cruz.

Dopo il successo internazionale di Chiamami col tuo nome (nel 2018, Premio Oscar per la Migliore sceneggiatura non originale a James Ivory), Guadagnino torna a dirigere Timothée Chalamet, per una storia d’amore di giovani cannibali in un’America reaganiana di provincia. Tra gli interpreti del settimo film del 51enne regista palermitano figurano anche Taylor Russell, Mark Rylance, André Holland. Due giovani vivono il loro primo amore. Maren è una ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società. Lee è un vagabondo dai sentimenti profondi. I due si incontrano e intraprendono un’odissea lunga mille miglia negli Usa anni Ottanta.

Tra i film previsti oggi alla Mostra del cinema, eccone alcuni che meritano una menzione. Athena di Romain Gavras, con Dali Benssalah, Sami Slimane, Anthony Bajon, Ouassini Embarek, Alexis Manenti. Dopo la morte del fratello minore a causa di un presunto scontro con la polizia, Abdel viene richiamato a casa dalla prima linea e ritrova la sua famiglia devastata. Gavras racconta una guerra famigliare che diventa scontro sociale.

Un couple del maestro del documentario Frederick Wiseman, con Nathalie Boutefeu, mostra la lunga relazione tra Leo Tolstoj e la moglie, Sofia. Sposati per 36 anni, ebbero 13 figli, nove dei quali sopravvissero. Erano anche una coppia problematica, molto insoddisfatti l’uno dell’altra, anche se di tanto in tanto godevano di intensi momenti di riconciliazione.

Nella sezione Orizzonti, torna Isabelle Huppert, in La syndicaliste di Jean-Paul Salomé, sulla vera storia di Maureen Kearney, rappresentante sindacale della centrale nucleare di una multinazionale francese, che divenne un’informatrice, denunciando accordi top-secret che scossero la Francia.

Fra i protagonisti veneziani troviamo anche Abel Ferrara, in concorso alle Giornate degli autori con Padre Pio, con Shia Labeouf, Cristina Chiriac, Marco Leonardi, Asia Argento. È la fine della Prima guerra mondiale e i giovani soldati italiani tornano a San Giovanni Rotondo, una terra povera, violenta, sulla quale la chiesa e i ricchi proprietari terrieri esercitano un dominio incontrastato. Arriva anche Padre Pio, in uno sperduto convento di cappuccini, per iniziare il suo ministero, evocando un’aura carismatica.

Alla Settimana della critica debutta il film italiano in gara, Margini, dell’esordiente Niccolò Falsetti, commedia, coprodotta dai Manetti Bros, su una giovane punk band di provincia che mette in atto un piano per lanciare la propria carriera. Tra gli interpreti del film: Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti, Matteo Creatini, Valentina Carnelutti. Fine estate 2008. Edoardo, Iacopo e Michele sono i membri di un gruppo musicale di Grosseto. Hanno finalmente l’opportunità di andare a Bologna ad aprire il concerto di una famosa band hardcore americana, ma il giorno della partenza il concerto viene annullato. I tre non si danno per vinti.


di Eugenio De Bartolis