Marlene Dietrich: storia di una diva

lunedì 29 agosto 2022


Dive. Le donne e gli uomini di Marlene Dietrich” ripercorre la vita, gli amanti e gli amori della celebre attrice tedesca, a trent’anni dalla sua morte. L’opera scritta a quattro mani da Gian Stefano Spoto e Anna Marina Gualdesi uscirà prossimamente per Graphofeel. In un’epoca dove la comunicazione non è ossessiva e martellante, la “Diva” è ben diversa da quella che conosciamo noi: irraggiungibile, egoista, egocentrica. La femme fatale è adorata alla stregua delle divinità.

La scintilla che accende la penna di Spoto nasce dalla sua editrice Laura Pacelli, alla richiesta di approfondire la storia d’amore tra la Dietrich e la cantante Edith Piaf. Per quanto riguarda le fonti, le ricerche di Anna Marina Gualdesi, co-autrice, hanno dato corpo e vita al libro. Studi condotti dalla coppia (di penna e di fatto) sia sui libri che in prima persona. Il viaggio a Berlino ha messo in luce il difficile rapporto tra Marlene e i suoi concittadini, che ha abbandonato alla volta di Hollywood. Il libro è dedicato alle madri degli autori, che spesso raccontavano la grazia della Dietrich e di Greta Garbo, insegnando il culto della bellezza e del buon gusto.

Dive è un racconto, “uno sfogo” per usare le parole di Spoto, di Marlene Dietrich, che si racconta a patto che non si neghi il fatto che sia ancora viva. Dopotutto, chi andrebbe contro la sua parola? Sicuramente non gli autori del libro, che durante un lockdown auto-imposto “ascoltavano” la Diva sin dalle nove di mattina. Storie di amori e amanti che si intrecciano con il personaggio di Marlene, nel quale realtà e fantasia si fondono nella creazione del mito. Pur essendo figlia del suo tempo, la Diva supera per concetti molti degli attuali progressisti. Per lei non c’è omosessualità, eterosessualità e così via, quando prova attrazione per una persona non le importa se sia uomo o donna, non ci fa proprio caso.

A detta di Gian Stefano Spoto, la Dietrich è “deliziosamente bugiarda, anzi, peggio: è una depuratrice permanente di falsità, che fa omologare come verità assolute”. Come quella volta che davanti a Igor Fëdorovič Stravinskij accenna la musica di un balletto che lui non aveva mai composto. Solo dopo mesi il compositore confessò a suo malgrado di non aver messo insieme quelle note. “Dive. Le donne e gli uomini di Marlene Dietrich” ricostruisce pensieri, colori, atmosfere di un’altra dimensione, forse un po’ troppo lontana, ma a detta di Spoto “molto, molto più grande di quella piccola tomba con piante e fiorellini che a Berlino mi emozionò”.

(*) Gian Stefano Spoto-Anna Marina Gualdesi, “Dive. Le donne e gli uomini di Marlene Dietrich”, 276 pagine, 18 euro


di Alessandra Rosa