I cent’anni di E.B. Clucher, creatore della coppia Spencer-Hill

giovedì 28 luglio 2022


E.B. Clucher ha inventato lo Spaghetti Western comico. È lui il creatore della coppia Bud Spencer-Terence Hill. La consacrazione del regista, al secolo Enzo Barboni, arriva con la saga del film Lo chiamavano Trinità (1970). Il regista e sceneggiatore romano viene ricordato a cento anni dalla nascita grazie al figlio Marco Tullio, anch’egli scrittore e primo collaboratore del padre. Enzo Barboni nasce nella Capitale il 10 luglio 1922. L’evento in suo onore si tiene domani, alle 20.30, a Fiume Veneto (Pordenone). Saranno mostrati supporti audiovisivi e fotografici inediti appartenenti all’archivio privato di una delle famiglie di cinema più importanti del panorama italiano.

Un’epopea che inizia negli anni Quaranta con Leonida Barboni (direttore della fotografia prediletto da Anna Magnani, due volte vincitore del Nastro d’Argento) e che continua ancora oggi, dopo quattro generazioni di cinema internazionale, con la giovane ma già pluripremiata Ginevra Barboni, definita dal sito Black Lab Film Co. “una della cinquanta registe più promettenti al mondo”. Nel corso della serata verrà proiettato un teaser del docu-film della stessa Ginevra, Ogni giorno trovato. Mio nonno in arte E. B. Clucher.

Si parlerà anche del volume di Marco Tullio scrittore: Matusalemme Kid. Alla scoperta di un cuore bambino (Paguro Edizioni), dedicato al padre Enzo e a Bud Spencer. L’iniziativa, a ingresso libero, all’Euroom spazio arte verrà moderata dalla giornalista della Stampa estera Lisa Bernardini, di cui è uscito da poco il volume di interviste dal titolo Tu ce l’hai Peter Pan? Appunti di viaggio in un tempo difficile (Pegasus Edition), in cui appare anche un interessante colloquio proprio tra Marco Tullio e l’autrice.

Frattanto, la Città di Roma ha deciso di omaggiare Enzo Barboni dedicandogli un strada. “Roma – dice Marco Tullio – celebra Enzo Barboni a cento anni dalla sua nascita e annuncia la decisione di intitolargli una strada. Sono certo che nessun premio o riconoscimento avrebbe gratificato mio padre quanto un simile omaggio da parte della sua città. Non solo perché romano de Roma, nato a due passi dal Parlamento, ma per tutto quello che Roma ha rappresentato nella sua crescita umana e professionale già molto prima di diventare la Hollywood sul Tevere. Senza Roma capitale del cinema italiano, il percorso che ha condotto un giovane componente del Genio cinematografisti sul fronte russo a percorrere tutte le possibili tappe dietro la macchina da presa prima di consacrarsi regista di fama internazionale, non avrebbe mai potuto compiersi”.


di Eugenio De Bartolis