Tre anni senza Andrea Camilleri

lunedì 18 luglio 2022


Il 17 luglio di tre anni fa se n’è andato Andrea Camilleri. Lo scrittore siciliano, amato e ammirato a livello internazionale, è noto come inventore del Commissario Montalbano, il poliziotto più amato dagli italiani. Celebri le sue ultime sortite. Di sua invenzione estemporanea: “Le parole che dicono la verità hanno una vibrazione diversa da tutte le altre”. Oppure di derivazione letteraria: “È un gioco tinto, quello dei ricordi, nel quale finisci sempre col perdere (tratta dal romanzo L’odore della notte).

Camilleri è stato uno scrittore che aveva scelto la bonaria determinazione di un incallito scapolo come Salvo Montalbano per esprimere il proprio pensiero, rivolgendosi a tutti. Opere mai complesse, ma molto pregnanti e significative per chi invece desiderava spingersi oltre. Comunque, in entrambi i casi, che si trattasse di cultura alta o cultura bassa – distinzione che non amava e non riteneva fondata – una voce indipendente. Libera, mai organica. Commuoveva – e si commuoveva lui stesso – l’aneddoto che raccontava di due contadini che parlavano di arte davanti al Duomo di Orvieto, a testimonianza che non bisogna essere critici per capire, percepire la bellezza.

Poeta, uomo di cultura enciclopedica, regista televisivo e teatrale (indimenticabili alcune sue mise en scène di Luigi Pirandello, di cui era parente), ha lasciato un vuoto non fosse altro che per l’impegno sociale. Andrea Camilleri ha saputo entrare con gentilezza nelle case di tante famiglie, sedersi su una poltrona riservata alla comodità e intrattenersi affabilmente a parlare del più e del meno. Sono già tre anni che non c’è più, che la sua voce è affidata al ricordo. La pubblicazione dello sbandierato Riccardino, che da decenni si sapeva scritto per una uscita postuma e l’acuta Autodifesa di Caino, oltre a varie ripubblicazioni, non lo restituiscono al nostro desiderio di orientamento. Almeno, l’istituzione di un Fondo a lui dedicato e destinato ai posteri, ne proietta la figura nel futuro, qualora qualcuno lo dimenticasse.

Un nuovo libro, La coscienza di Montalbano, che raccoglie sei racconti inediti, ricorda il consueto appuntamento estivo con il commissario di Vigata. Sei storie scritte in tempi diversi e non incluse nelle antologie che Camilleri ha pubblicato in vita, riunite per la prima volta in un volume edito dalla casa editrice Sellerio. Aspettando il ritorno del Commissario Montalbano televisivo, quello con il volto di Luca Zingaretti e la regia di Alberto Sironi. È in programmazione la messa in onda, a seguito del restauro nella definizione in 4K dei primi quattro titoli tratti dai romanzi dell’autore originario di Porto Empedocle (Agrigento) e romano d’adozione: Il ladro di merendine, La voce del violino, La forma dell’acqua e Il cane di terracotta. La Sellerio lo ricorda con semplicità: “Tre anni fa ci lasciava Andrea Camilleri. Lo ricordiamo e lo ricorderemo sempre, con grandissimo affetto e profonda gratitudine”.


di Guglielmo Eckert