Sky, tra serialità e intrattenimento

venerdì 15 luglio 2022


Sky punta sul racconto seriale e l’intrattenimento. In autunno sono in programma nuove serie tivù italiane e internazionali. Si segnalano due debutti interessanti. I fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo dirigono Dostoevskij il loro primo progetto televisivo, interpretato da Filippo Timi. Mentre Valeria Golino si cimenta con la regia di un racconto tivù: L’arte della gioia, tratto dallo scandaloso romanzo postumo di Goliarda Sapienza, ambientato nella Sicilia dei primi del 1900. “Ho sentito parlare di questo libro da quando avevo 18 anni. Essendo una storia scabrosa – dice l’attrice-regista – è difficile da portare sullo schermo. Prima pensavo di farne un film, poi ho capito che era troppo orizzontale per poterla rimpicciolire”.

In arrivo nel 2023 anche Call My Agent – Italia, che racconta le storie di agenti alle prese con tragicomiche problematiche (guest star come Stefano Accorsi, Paola Cortellesi e Paolo Sorrentino interpreteranno loro stessi) e Django, serie in dieci puntate che rilegge il classico western di Sergio Corbucci. La direttrice artistica Francesca Comencini sottolinea: “Negli anni Settanta il western ha incarnato un’idea di rivolta. Dirigerlo è stato tostissimo, ma anche molto divertente”. Se diverse sono le serie sul set, fra cui le nuove stagioni di Christian e A casa tutti bene, sono imminenti le riprese dei progetti annunciati all’evento Sky.

E poi, l’intrattenimento. Sky non rinuncia ai suoi cavalli di battaglia, se si esclude Italia’s Got Talent, cancellato dopo 7 anni. Dal 15 settembre arriva X Factor, che si presenta con una giuria totalmente rinnovata e Francesca Michielin alla conduzione, a dieci anni dalla vittoria sullo stesso palco. “Quando l’ho saputo – ha rivelato la cantante –sono caduta dal divano. Sono contenta di tornare come sorella maggiore dei concorrenti”. Tornano anche MasterChef Italia e i programmi che hanno esordito su Sky lo scorso anno come Pechino Express e Quelle brave ragazze. Novità per la programmazione in chiaro di Tv8. Per l’autunno è atteso 100 per cento Italia, game show in access prime time condotto da Nicola Savino.

Naturalmente è previsto molto cinema. È prevista l’offerta di oltre 200 prime visioni e 2.500 titoli all’anno: da Spider-Man No Way Home Belfast a Uncharted a Matrix Resurrections. Protagonista anche il cinema italiano, con un’offerta che spazia da Il sesso degli angeli di Leonardo Pieraccioni e Chi ha incastrato Babbo Natale? di Alessandro Siani a Leonora addio di Paolo Taviani. Senza dimenticare i film originali come The Hanging Sun, I Viaggiatori, Rosanero e Beata te. A breve sul set anche Hanno ucciso l’Uomo Ragno, sulla storia degli 883, diretto da Sydney Sibilia.

Sono diverse le novità annunciate alla presentazione dei palinsesti Sky a Roma. Per Antonella d’Errico, executive vice president programming, “Sky è il luogo dove trovare il meglio delle serie e del cinema. Non a caso, in un mercato in forte contrazione, l’intrattenimento di Sky è cresciuto”. Sono cento i titoli originali, di cui 60 italiani, proposti da Sky nel 2022. Tanti sono in arrivo. Dal ritorno di Petra, con Paola Cortellesi, dal 21 settembre su Sky Cinema, al debutto in autunno de Il grande gioco, sul mondo del calciomercato con Francesco Montanari di nuovo protagonista di una serie tivù Sky a 14 anni da Romanzo criminale. Dai nuovi episodi di Romulus a I delitti BarLume.

Titoli che si aggiungono a progetti già annunciati e in avanzata fase di preproduzione, come M. Il figlio del secolo dal romanzo di Antonio Scurati e La città dei vivi dal bestseller di Nicola Lagioia. A questi si sommano le serie d’acquisizione, come la terza stagione di Succession e il primo capitolo di The White Lotus che hanno appena fatto incetta di nomination agli Emmy. Circa 450 titoli l’anno, con cento prime visioni spalmate sui tre canali dedicati: Sky Atlantic, Sky Serie e Sky Investigation. Il 22 agosto è in arrivo, in contemporanea con l’America, House of the Dragon, prequel de Il Trono di Spade. In attesa di Euphoria, This England sui primi mesi da premier di Boris Johnson e Yellowstone con Kevin Costner, solo per citarne alcune.


di Eugenio De Bartolis