Una nuova Biblioteca europea per Milano

mercoledì 13 luglio 2022


Sarà Milano a ospitare la nuova Biblioteca europea di Informazione e Cultura (Beic). Dovrà essere pronta entro il 2026 e sovvenzionata dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Composta da due navate a sezione trapezoidale in metallo e vetro, con una serra e un terrazzo all’ultimo piano. Ma anche una caffetteria, la sala concerti o riunioni e un grande deposito robotizzato completamente interrato, progettato per accogliere 2,5 milioni di libri e servire tutti i piani della biblioteca, protetto dalla luce naturale. Efficienza, sostenibilità energetica e acustica.

Il progetto è nato dalle menti dei progettisti Angelo Raffaele Lunati (capogruppo con Onsitestudio), Manuela Fantini, Marcello Cerea, Giacomo Summa, Francesca Benedetto, Luca Gallizioli, Giancarlo Floridi, Davide Masserini, Antonio Danesi, dai consulenti Silvestre Mistretta, Giuseppe Zaffino, Fabrizio Pignoloni e dalla collaboratrice Florencia Collo.

Queste eccellenze italiane hanno vinto il concorso internazionale per la realizzazione del polo culturale a Porta Vittoria, con il progetto che è stato presentato a Palazzo Marino davanti al sindaco Giuseppe Sala e al presidente della fondazione Beic Francesco Paolo Tronca.

“Il progetto – dichiara la Commissione giudicatrice, con a capo Stefano Boeri – risponde al contesto urbano, alla complessità del programma funzionale e ai valori di pregnanza formale e sostenibilità ambientale richiesti dal tema con una soluzione semplice e convincente da tutti i punti di vista”. Il sindaco Sala ha aggiunto: “Il fatto che siano arrivati così tante proposte mostra la grande voglia di partecipare a questa nuova onda culturale, sociale, politica ed economica di Milano”. Inoltre, ha ricordato che senza i fondi del Pnrr (ammontano a poco più di 101 milioni di euro) “questo progetto sarebbe rimasto ancora latente, nel cassetto”.

L’edificio in questione avrà una superficie di circa 30mila metri quadri, e sarà localizzato verso via Monte Ortigara. Nel resto del lotto utilizzato per la costruzione potrà essere realizzata una nuova piazza alberata. I lettori, percorrendo una promenade, raggiungeranno una sala a pianta rettangolare molto luminosa, alta otto metri, che presenterà spazi espositivi, commerciali, una caffetteria e le stazioni di restituzione dei volumi, che percorre l’edificio in tutta la sua lunghezza.

Da qui inizia il regno del silenzio, la biblioteca vera e propria per la consultazione, lo studio e la lettura. Il piano terra sarà uno spazio aperto, e sosterrà i due volumi principali, identici, di 27 per 75 metri di impronta a terra e 33 metri di altezza. Sei piani fuori terra, oltre a due interrati. Allo stile industriale in vetro e metallo dell’esterno si contrapporrà l’interno, con elementi più “morbidi” in legno. Infine, si connetterà con il terzo padiglione che conterrà l’Imaginarium, la parte articolata su due livelli interamente dedicata ai bambini e pensata anche per ospitare giochi, esperimenti didattici, rappresentazioni, e l’Auditorium, una sala interrata per conferenze, concerti, spettacoli e incontri pubblici.


di Edoardo Falzon