Woody Allen, il nuovo libro di racconti s’intitola “Zero Gravity”

mercoledì 8 giugno 2022


Negli Stati Uniti il libro è stato praticamente ignorato. In Italia viene pubblicato per La nave di Teseo di Elisabetta Sgarbi. Woody Allen, uno dei più importanti registi contemporanei, si prepara a girare il suo cinquantesimo film. Intanto, torna protagonista in libreria. Dopo 15 anni esce una sua raccolta di racconti: Zero Gravity. Negli Usa il testo è stato pubblicato da Skyhorse, una casa editrice che negli ultimi anni si è fatta conoscere per la pubblicazione di autori “intoccabili”, tra cui l’ex avvocato di Donald Trump Michael Cohen e lo scrittore Blake Bailey. Allen ha all’attivo quattro Oscar. Uno come miglior regista, per Io e Annie, 1978; tre per la migliore sceneggiatura originale: sempre per Io e Annie; per Hannah e le sue sorelle, 1987; per Midnight in Paris, 2012.

Park Avenue, piano alto. Vendi o buttati (sulla faciloneria e l’avidità degli agenti immobiliari), Mucca pazza, Un ritocchino non fa male a nessuno, Quasi Rembrandt (in cui un cavallo dipinge quadri a olio e rischia di diventare famoso). E poi, ancora: Fate la nanna concette di pollo e Quando lo stemma sul cofano della macchina c’è Nietzsche. Sono solo alcuni dei titoli presenti nella raccolta alleniana. Si tratta della la quinta in assoluto per Allen, dopo i classici Rivincite del 1971, Senza piume, Effetti Collaterali e Pura anarchia del 2007. La sua celebrata autobiografia (pubblicata nel nostro Paese sempre da La nave di Teseo), A proposito di niente, è di appena due anni fa. Le dediche scritte da Woody in Zero Gravity sono tutte da ridere. Com’è nel suo stile. Alle figlie Manzie e Bechet scrive: “Sono cresciute davanti ai nostri occhi usando le carte di credito alle nostre spalle”. Alla moglie Soon Yi: “Se Bram Stoker ti avesse conosciuta, avrebbe saputo come scrivere un sequel”.

La prefazione della raccolta è firmata dall’amica Daphne Merkin. La critica letteraria ricorda le migliori battute del regista. “Allen – scrive – non ha perso un briciolo della sua abilità nel divertirci. In questi tempi, uno dei pochi rimedi affidabili alla cupezza e alla disperazione è l’umorismo. Mai come ora, è importante far scendere in pista i clown”. Per Merkin, “la quintessenza dello stile di Allen è nel suo misto di leggerezza romantica e attonita incredulità di fronte a un mondo fatto apposta perché lui non potesse mai venirne a capo”.


di Eugenio De Bartolis