giovedì 21 aprile 2022
Sergio Cotta è stato uno dei padri della filosofia del diritto in Italia. Ha insegnato questa materia per decenni. Le sue vaste ricerche sono state orientate sul versante conservatore. Ha compiuto studi approfonditi sulla dinamica dell’agire politico in rapporto alla morale. Leggere il suo pensiero consente di arricchire e completare le attuali e prevalenti ricerche di natura geopolitica ed economica, con una prospettiva eminentemente storica e filosofica. Il suo libro Dalla guerra alla pace – oggi di grande attualità – è stato pubblicato nel 1989. La teoria è improntata alla ricerca delle origini della guerra considerata dall’autore uno stato eccezionale, tenuto conto che la pace è una condizione connaturata all’uomo. Una sua riflessione afferma che la pace non viene “pensata”, ma è concepita da sempre come una sospensione della guerra rivestendo un significato negativo.
Il testo ha quindi lo scopo di confutare questa concezione della pace come una parentesi, procedendo a una analisi del pensiero antico, da Sant’Agostino per arrivare a Leibniz. Si discosta così da Eraclito il cui pensiero si appoggia sulla contesa che è il fondamento della guerra, dove l’altro è un nemico da annientare e non una controparte con la quale negoziare, trovare un accordo, una sintesi di diverse visioni del mondo in un confronto pacifico. Sergio Cotta ribadisce il grande e intramontabile valore della fiducia reciproca, della cooperazione e della fratellanza ispirata ai valori cristiani, ma che ha significato anche in una prospettiva laica. Il volume è oggi di grande attualità dal punto di vista etico e umanistico in un’epoca – quella attuale – che è costituita da una cultura di morte.
Il testo si articola in due parti che contengono sette capitoli per un totale di 186 pagine. La trattazione inizia con il polémos di Eraclito, prosegue con i concetti giuridici della guerra come trasgressione e diffusione della paura sulla quale si fonda qualsiasi sistema di potere antidemocratico. Si giunge alla conclusione che la pace è la condizione umana più autentica. La pace si tutela mediante un’architettura giuridica del diritto all’esistenza. Un bel libro da leggere con calma per comprendere lo spirito di una contemporaneità vittima del caos, della falsificazione, dell’eclisse dell’analisi culturale per lasciare il posto alla paralizzante paura. Un libro che deve essere ristampato al più presto! Buona lettura a coloro che riusciranno a trovarne una copia.
“Dalla guerra alla pace” di Sergio Cotta, Rusconi 1989, 186 pagine
di Manlio Lo Presti