La Voce degli Scrittori, “Spizzichi e bocconi”

domenica 10 aprile 2022


Ritorna la rubrica de “L’Opinione delle Libertà” che dà voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo il libro “Spizzichi e bocconi” di Erri De Luca (Feltrinelli)Erri De Luca è nato a Napoli nel 1950. Trasferitosi a Roma, negli anni ‘70 fa parte del movimento dell’estrema sinistra di Lotta Continua. Svolgerà vari lavori, magazziniere, camionista, muratore e ha condotto convogli umanitari a destinazione dei bosniaci durante la guerra dell’ex Jugloslavia. Il suo primo romanzo Non ora, non qui è stato pubblicato nel 1989. Collabora con diversi giornali, tra cui “La Repubblica” e “Il manifesto”. Ha scritto vari romanzi tra cui Una nuvola come tappeto, In nome della madre, Aceto, arcobaleno, Tu, mio, Montedidio, Il peso della farfalla, Il giorno dopo la felicità, I pesci non chiudono gli occhi e Il torto del soldato.

 La Storia

Erri De Luca si racconta sotto una nuova luce, quella del cibo, svelando ogni piccolo particolare di ciò che ha lasciato il segno durante i pasti che hanno scandito le varie fasi della sua vita. Infanzia e adolescenza si mescolano così in un crescendo di sapori e odori, spesso legati a momenti significativi, in altri casi semplicemente a scene di vita quotidiana. 

“Il cibo ha una storia spaventosa, eroica, miracolosa. La scrittura sacra contiene narrazioni di provviste dal cielo. La parola fame è stata più temuta della parola guerra, della parola peste, di terremoti, incendi, inondazioni. Si è ammansita presso di noi l’ultima virata di bordo del secolo, permettendo insieme alla medicina la prolunga inaudita dell’età media. Si è costituita una scienza dell’alimentazione. Lentamente le porzioni si sono trasformate in dosi, le etichette forniscono l’apporto in calorie. Sono di un’epoca alimentare precedente a questa, basata sulla scarsa quantità e varietà. Mi è rimasto in bocca un palato grezzo, capace di distinguere il cattivo dal buono, ma povero di sfumature intermedie. Ho le papille del 1900. Qui ci sono storie mie di bocconi e di bevande, corredo alimentare di un onnivoro. Le pagine trovano un contrappunto negli interventi del biologo nutrizionista Valerio Galasso, che riprende dal punto di vista scientifico queste storie di cibo familiare, approfondendone il valore e offrendo una chiave per un sano comportamento alimentare”.

La vera protagonista della storia è proprio la fame, tanto temuta quanto idealizzata, così fortemente mutata nel corso degli anni. Oggi tutto deve essere rintracciabile, quantificabile, e spesso addirittura collocabile all’interno di microcosmi alimentari. Erri De Luca si cimenta con successo in una nuova avventura narrativa dai risvolti appassionanti.


di Michele De Angelis