David di Donatello, la partita si gioca tra Sorrentino e Mainetti

martedì 5 aprile 2022


È stata la mano di Dio e Freaks Out si contendono i David di Donatello 2022. I film di Paolo Sorrentino e di Gabriele Mainetti martedì 3 maggio sono i grandi attesi della cerimonia di premiazione dell’Oscar italiano. A proposito di statuette, Sorrentino, già candidato dall’Academy Award per il miglior film internazionale, guida con 16 candidature le nomination ai David a pari merito con Mainetti. Seguono Qui rido io di Mario Martone, con 14 e Ariaferma (compresa quella per miglior film) di Leonardo Di Costanzo, con 11, teatro di un magnifico duetto attoriale tra Toni Servillo e Sivio Orlando. Anche Diabolik dei Manetti Bros si porta a casa undici candidature, tra cui quella come miglior attrice protagonista a Miriam Leone che veste i panni di Eva Kant, mentre Valerio Mastandrea corre come miglior attore non protagonista, per aver dato il volto all’ispettore Ginko.

Occorre menzionare l’ingresso in ben due categorie (film e docu) di Ennio, documentario di Giuseppe Tornatore dedicato a Ennio Morricone. Sempre nel cosiddetto cinema del reale troviamo un altro grande autore come Marco Bellocchio, in corsa con il suo Marx può aspettare. Da segnalare poi altri due film che si sono attestati a quota sei candidature. Il primo è A Chiara di Jonas Carpignano, ultimo capitolo della sua “trilogia gioiese”, dopo Mediterranea (presentato alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2015) e A Ciambra (2017), con la famiglia Guerrasio, che questa volta si riunisce per celebrare i diciotto anni della figlia maggiore.

Sempre a quota sei, I fratelli De Filippo di Sergio Rubini, storia di un riscatto che vede coinvolti, a inizi del Novecento, i De Filippo, ovvero Peppino, Titina ed Eduardo, raccontati questa volta in maniera più popolare di quanto abbia fatto Mario Martone in Qui rido io. Grande sconfitto di questa edizione, un autore come Nanni Moretti che, con il suo Tre piani, ottiene una sola candidatura, quella per la sceneggiatura non originale, condivisa con Federica Pontremoli e Valia Santella. Per certi versi una candidatura “poco morettiana” in quanto riguarda il primo film in cui il regista di Ecce Bombo si basa su un’opera non sua, ovvero quella omonima dello scrittore israeliano Eshkol Nevo.

Ecco le principali candidature della 67ª edizione dei Premi David di Donatello annunciate online dalla sede Rai di Viale Mazzini alla presenza di Stefano Coletta, direttore Rai1; Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia del cinema italiano; Nicola Maccanico, ad Istituto Luce-Cinecittà; Drusilla Foer e Carlo Conti, i due conduttori della cerimonia di consegna delle statuette.


di Eugenio De Bartolis