Nomination agli Oscar: “Il potere del cane” ne ottiene 12

mercoledì 9 febbraio 2022


Il potere del cane di Jane Campion ottiene 12 nomination agli Oscar. Il progetto targato Netflix Leone d’argento – Premio speciale per la regia alla 78ª Mostra del cinema di Venezia è candidato per il Miglior film, la Miglior regia, la Migliore sceneggiatura non originale, il Miglior attore protagonista (Benedict Cumberbatch), il Miglior attore non protagonista (Kodi Smit-McPhee), il Miglior attore non protagonista (Jesse Plemons), la Migliore attrice non protagonista (Kirsten Dunst), la Migliore scenografia (Grant Major), la Migliore fotografia (Ari Wegner), il Miglior montaggio (Peter Sciberras), il Miglior sonoro, la Migliore colonna sonora (Jonny Greenwood). Come annunciato ieri, È stata la Mano di Dio di Paolo Sorrentino (altra produzione Netflix) è candidato agli Oscar nella categoria del Miglior film internazionale. Il nono lungometraggio del cineasta napoletano dovrà vedersela con il giapponese Drive my car di Ryûsuke Hamaguchi, il danese Flee di Jonas Poher Rasmussen (che ha avuto la nomination anche tra i film d’animazione e miglior documentario, un record), Lunana: A Yak in the Classroom di Pawo Choyning Dorji (Bhutan) e La persona peggiore del mondo del norvegese di Joachim Trier (distribuito in Italia da Teodora).

Al secondo posto per candidature, dopo il film di Jane Campion, è emerso Dune (10, ma non per il regista Denis Villeneuve), seguito da West Side Story di Steven Spielberg e Belfast di Kenneth Branagh (sette a testa): nella corsa per il miglior film se la dovranno vedere con King Richard di Reinaldo Marcus Green (sei), Don’t Look Up di Adam McKay e Nightmare Alley di Guillermo del Toro (quattro), Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson e Coda di Sian Heder (tre) più Drive My Car, tratto da un racconto di Haruki Murakami: quattro candidature, tra cui il regista Ryusuke Hamaguchi, sono frutto della recente diversificazione internazionale dell’Academy: oltre il 25 per cento dei 10mila votanti di quest’anno risiede fuori dagli Usa. Beyoncè correrà per la migliore canzone, Be Alive da King Richard, contro No Time to Die di Billie Eilish per l’ultimo James Bond e Dos Oroguitas da Encanto di Lin Manuel Miranda. Tanti gli esclusi: oltre a Villeneuve, non sono entrati in cinquina Leonardo DiCaprio (Don’t Look Up), Bradley Cooper (Nightmare Alley e Licorice Pizza), Lady Gaga per House of Gucci (il film di Ridley Scott corre solo per il make up), Frances McDormand (Macbeth) che ci sperava in vista di un quarto Oscar e Catriona Balfe co-protagonista di Belfast.


di Eugenio De Bartolis