Sanremo 72, Fiorello affianca ancora Amadeus

martedì 1 febbraio 2022


I due amici non si separano. Neppure stavolta. A Sanremo 72, che prende il via stasera, Fiorello affianca Amadeus, per la terza volta consecutiva. “Il festival della gioia” riparte dal sodalizio tra Ama e Ciuri insieme sul palco, con il primo a fare da spalla al secondo. “Ero quasi convinto che non sarebbe venuto – confessa Amadeus – ma come un martello pneumatico l’ho stressato dall’estate. Fino alla settimana scorsa, quando gli ho spiegato che avevo fatto preparare la sua sagoma con cui avrei camminato sul palco. Cornutazzo, secondo te potevo lasciare il mio amico da solo?, mi ha detto, arrivando a sorpresa. È una persona generosa, lo ringrazierò per sempre”.

Fiorello calcherà il palco di un festival che si confronta ancora con l’emergenza pandemica, ma può contare sull’Ariston gremito di spettatori (muniti di green pass).

È probabile che il calore del pubblico in sala, grande assente l’anno scorso, convinca Fiore a regalare incursioni anche nelle altre serate. Amadeus sorridendo in sala stampa dice: “Non c’è un piano B: se mi prendo il Covid restate qua con me finché non guarisco”. La sorpresa della vigilia è Matteo Berrettini, appena salito al sesto posto del ranking Atp. Il tennista romano, unico italiano ad aver disputato la finale di Wimbledon, reduce da Melbourne, dove ha perso con Rafael Nadal nella semifinale degli Australian Open, sarà all’Ariston, ospite della prima serata del festival.

Non ci saranno gli ospiti internazionali. In compenso domani arriveranno i Maneskin e i Meduza. Co-conduttrice della prima serata sarà Ornella Muti, “donna iconica del cinema con i suoi 90 film e anni di carriera: volevo partire con una donna che potesse raccontare qualcosa di sé, ma che rappresentasse anche il cinema italiano”, sottolinea Amadeus. Mercoledì è il turno di Checco Zalone. La sua performance è molto attesa. L’attore e regista pugliese canterà e presenterà un monologo, prendendo spunto alla sua maniera dall’attualità. A precederlo uno “scherzo da prete” lanciato dalla parrocchia del suo paese, Capurso, che promuove un finto casting tra fedeli per l’Ariston.

Nel “festival di tutti”, promette il direttore di Rai1 Stefano Coletta, accanto all’evasione “ci sarà spazio anche per momenti di riflessione”. Ma non si parlerà in senso stretto di Covid: “Ho sempre detto cosa penso dei vaccini, ho fatto la terza dose. Ma penso che la gente abbia bisogno di altro”, dice Amadeus. Quanto ai cantanti, “la Rai segue le leggi nazionali: sotto i 50 anni non c’è un obbligo di vaccino. La selezione degli artisti sul palco non può essere dirimente distinguendo vaccinati e No vax: si tratta di dati sensibili, che la Rai non può chiedere”, precisa il direttore di rete.

Il programma della prima serata prevede dodici esibizioni, per un totale di quattordici artisti in gara: Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir cantano Domenica; Yuman presenta Ora e qui; Noemi, Ti amo non lo so dire; Gianni Morandi, Apri tutte le porte; La rappresentante di Lista, Ciao ciao; Michele Bravi, Inverno dei fiori; Massimo Ranieri, Lettera di là dal mare; Mahmood e Blanco, Brividi; Ana Mena, Duecentomila ore; Rkomi, Insuperabile; Dargen D’Amico, Dove si balla; Giusy Ferreri, Miele. I loro brani verranno votati, in maniera disgiunta, dalle tre componenti della giuria della stampa, televisione, radio e web (che peseranno al 33 per cento per carta stampata e tivù, 33 per cento per il web, 34 per cento per le radio) e si avrà così la prima classifica del festival.

 


di Eugenio De Bartolis